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Cash game: giochi folli all’Aria con stack da 2,7 milioni

Siamo alla fine delle World Series ed all’Aria Casinò, come in tutta Las Vegas, spira un certo vento di follia: nell’Ivey’s Room, la camera dove si ospitano i giochi cash game high stakes, si stanno raggiungendo livelli da extraterrestri, senza dubbio sconsigliati ai comuni mortali.

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Shaun Deeb sfida tutti i presenti a poker cinese Open Face, con colpi da 2.000$ a punto ma anche lui non può tenere il passo di Dan Bilzerian (nell'immagine in alto con la fidanzata), ricco milionario statunitense che si è presentato, in una recente partita high stakes, con uno stack di 2,7 milioni di dollari in chips. Su Twitter Dan ha pubblicato la montagna di fiches da 25.000$ e 5.000$ (nella foto in basso).

La notizia sorprende fino ad un certo punto: Bilzerian l’anno scorso aveva lasciato l’Aria con le tasche piene: 9,4 milioni di dollari di attivo, a seguito di una partita dai limiti importanti (5.000$/10.000$). Lui stesso su Twitter si è definito un gambler, a testimonianza che non è proprio un esempio da seguire. 

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Secondo i rumors provenienti dalla Strip, Dan Bilzerian dodici mesi fa ha anche finanziato Antonio Esfandiari nel One Drop, pagandogli una percentuale importante del milione di dollari di buy-in. Mai investimento è stato più proficuo con “The Magician” capace di vincere l’esclusivo evento e di assicurare (a lui e ai suoi finanziatori) un mega primo premio da 18,3 milioni di dollari.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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