I microstakes sono davvero così facili come molti credono? È una domanda che si sta sicuramente ponendo in questi giorni Doug Polk, tornato con scarso successo a giocare la Bankroll Challenge. Il professionista statunitense aveva lanciato la sfida ad agosto: da $100 a $10.000 senza limiti di tempo ma con un una relativa sicurezza di potercela fare in sei settimane. Dopo due settimane e mezzo, Doug ha vissuto swing di ogni tipo e si ritrova fermo a un bankroll di $150. In tutto questo tempo ha vinto appena $50, considerando anche rakeback e classifiche varie.
In mezzo c'è stata una pausa di quasi due mesi nella quale Polk si è trasferito in Canada per concentrarsi sul WCOOP, dove, paradossalmente, ha vinto milioni di dollari tra i suoi risultati e lo staking. Recentemente è tornato nella sua abitazione di Las Vegas e da qui ha ripreso la sfida.
Ricapitoliamo la sua sfida per chi non l'avesse seguita. Doug aveva iniziato grindando i freeroll, gli husng da $1, i Sit&Go da 1$, gli MTT da $1 e il cash game fino al NL $4. Quest'ultima tipologia di poker si è rivelata disastrosa anche per lui che è un cashgamer professionista: la rake troppo alta e il livello di gioco relativamente buono (considerando i soldi in ballo), lo avevano portato presto sotto quota $100.

Poi c'è stata una epica rimonta e una rapida salita che ha spinto il suo bankroll fino a $551 dopo appena 9 giorni di grinding. Doug era riuscito ad avanzare così tanto grazie a una serie di piazzamenti importanti negli MTT della piattaforma delle WSOP (dove va in scena tutta la sua sfida) ma questi risultati lo hanno spinto a fare il passo più lungo della gamba. A causa di alcune sessioni tremende nel cash game era sceso fino a $138.
Lo avevamo lasciato proprio con questo bankroll e una certezza (se mai ce ne fosse bisogno): nessun giocatore di poker è immune ai downswing, nemmeno un top player come Doug Polk. Da questi $138 è ripartita la sua sfida il 6 novembre, con grandi aspettative e soprattutto la speranza di non tirare il challenge troppo per le lunghe. La prima giornata al rientro si è conclusa in profitto di $11 grazie soprattutto ai Sit&Go. La seconda giornata ha portato un solo dollaro di profitto dopo tre ore di gioco. Oggi il suo bankroll è a $150.
Anche se continua a mostrarsi sempre sorridente e disposto a scherzare, a qualche follower è sembrato che la frustrazione stesse prendendo piede. D'altronde, per un regular degli high stakes non deve essere facile rimanere bloccato ai Sit&Go da $1 (ha eliminato momentaneamente il cash game perché la rake è troppo alta su WSOP.com) mentre i suoi colleghi si danno battaglia ai tavoli nosebleed.
Ma anche se la sua Bankroll Challenge non sta andando come sperava, di una cosa Doug Polk è certo: "Ho detto che l'avrei completata e sono un uomo di parola". Sarà interessante vedere quanto tempo ci metterà...
Doug Polk torna a giocare la Bankroll Challenge:
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