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Elezioni negli USA: cosa cambia per il futuro del poker online?

[imagebanner gruppo=pokerstars] Il risultato delle elezioni di midterm negli USA ha consegnato una schiacciante vittoria al partito repubblicano, che dopo otto anni ha ripreso il controllo dell'intero Congresso, strappando il Senato al partito democratico: un voto che ha portato diverse riflessioni e commenti, anche nel mondo del poker.

Su TwoPlusTwo, infatti, ci si interroga se questa possa essere una buona o una cattiva notizia, nell'ottica di una futura, possibile regolamentazione del poker online, e da questo punto di vista non tutte le opinioni sembrano essere concordi.

In molti credono infatti che l'ascesa dei repubblicani - peraltro ampiamente prevista - non possa che ostacolare la regolamentazione del poker online, perlomeno da un punto di vista federale: molti fra coloro che si oppongono a questa prospettiva, Sheldon Adelson in testa, sono infatti dei ferventi sostenitori del partito, facendo sentire in questo senso anche il peso del proprio portafogli grazie ai finanziamenti.

Questo, unito al fatto che le priorità in questo momento negli Stati Uniti sono verosimilmente altre, fa credere a più di qualcuno che nella migliore delle ipotesi non accadrà nulla di concreto, e che addirittura potrebbero essere lanciate proposte per bannare il gioco online a livello federale, sebbene ipotesi del genere siano piuttosto estreme e quindi appiano al momento improbabili.

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D'altra parte, c'è anche chi crede che in realtà il successo dei repubblicani possa portare novità positive per il poker. A sostenerlo non è un cittadino statunitense qualsiasi, ma Mason Malmuth, autore di libri di poker e proprietario della Two Plus Two Publishing: "E' vero, molti degli oppositori del poker online sono repubblicani, ma non dobbiamo dimenticare che proprio fra i repubblicani ci sono alcuni fra i suoi maggiori sostenitori, come i governatori del Nevada e del New Jersey - stati certo non casuali - ed il senatore Rand Paul".

Un'apparente contraddizione che Malmuth prova a spiegare così: "Molti dei repubblicani eletti l'altro giorno credono che il governo a livello federale debba avere poteri limitati - sottolinea - e questo significa che, anche se alcuni di loro possono essere contrari al poker online, molti possono pensare che debbano essere i singoli stati a decidere, proprio quello che succede con i casinò tradizionali".

Tuttavia, lo stesso Mason ammette che in tempi recenti nei fatti i repubblicani non abbiano mostrato questa propensione, che pure gli appartiene sulla carta, ed in molti non hanno dimenticato che l'UIGEA fu firmata nel 2006 sotto l'amministrazione Bush, ovvero da un repubblicano: negli USA insomma sperano di vedere la luce, ma l'alba ancora sembra farsi attendere.

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