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"È stato un tavolo finale molto semplice!" Marco 'CIPROMCFLY16' Cipriani racconta la vittoria Sunday High Roller

Intervista per la vittoria a Marco Cipriani che domenica notte, con il nickname 'CIPROMCFLY16', ha messo in bacheca il Sunday High Roller di PokerStars (poker).

Per lo specialista aretino è la prima intervista ufficiale da che ha iniziato ad approcciare seriamente il poker: la nostra chiacchierata inizia da qui.

Un torneo in discesa

Ciao Marco, visto che è la tua prima intervista iniziamo con le presentazioni!

Ciao, ho 31 anni, sono nato e vissuto ad Arezzo e nella vita gioco per lavoro ormai dal 2019 quando ho azzerato le mie statistiche su Sharkscope. Prima il poker era solo for fun, un passatempo, nella vita facevo altro. Poi per via di alcuna amicizie con ex reg ho iniziato questo percorso in maniera inizialmente autonoma, poi con il tempo ho capito che comunque avevo bisogno di qualcuno che mi facilitasse il percorso perché i primi tempi non sono stati per nulla facili, così sono entrato in una scuola di stacking coaching in cui sono partito dall' abi più basso e ho scalato i livelli fino ad arrivare ad abi massimo. Oggi sono anche un coach.

Raccontaci il Sunday High Roller vinto l'altra notte...

È stato un torneo sempre in discesa, in pratica ho mantenuto la chipleading dall'inizio alla fine, a parte magari qualche frangente dove comunque sono sempre rimasto nella top 5 del chipcount.

Comer era il livello degli avversari?

Erano presenti diversi giocatori preparati però non sono arrivati al final table.

No party

Quindi al tavolo finale hai potuto approfittare della situazione...

Sì, è stato un tavolo finale molto semplice, non c'era nessun avversario che pensavo mi potesse mettere in difficoltà, poi sicuramente anche il redraw è stato molto buono perché mi sono trovato in posizione sul secondo in chips e quindi con lo stack di cui disponevo ho potuto fare abbastanza quello che volevo.

Hai festeggiato la vittoria?

Non credo festeggerò perché stasera dobbiamo giocare ancora i day 2 dei domenicali rimasti ieri (Marco ci ha risposto lunedì pomeriggio, ndr). Ma questa vittoria non cambierà nulla, né a livello di abi, né a livello di impostazione dello schedule dei tornei né a livello di coach visto che ho già un top coach che mi segue.

Un grande amore chiamato poker live

Qual è stato finora il risultato pokeristico che ti ha fatto esultare di più?

Sicuramente la vittoria live al Planet Poker Live di Malta è quella di cui più sono stato fiero. Sogni nel cassetto mi piacerebbe giocare qualche tappa EPT che per un senso abb.za conservativo sul roll non ho mai giocato.

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Quindi oltre che online giochi anche live?

Sicuramente il poker dal vivo è un mondo che mi piace e mi stimola, anche perché mi porta a fare tutto quello che non riesco a fare quando sono a casa. Sono sempre stato una persona che viaggia molto ma da quando ho iniziato a giocare a poker online ho dovuto un po' lasciare indietro queste cose. Nelle trasferte live ritrovo questa dimensione e il piacere di conoscere persone nuove che condividono la tua stessa passione. Ho avuto ottimi piazzamenti nei tornei dal vivo, ovviamente sempre in rapporto agli swing dei live che sono un po' l'altra faccia della medaglia. Da una parte sicuramente nei tornei dal vivo l'atteso è maggiore, dall'altra bisogna considerare la varianza perché gli swing live sono parecchio pesanti. Mi piacerebbe comunque che il mio futuro pokeristico sia nel live.

Chi sono i tuoi pokeristi preferiti? Di' tre italiani e tre stranieri!

Come stranieri dico Juan Pardo, Patrik Antonius e Mikita Badziakouski. Diciamo che il mio parametro di riferimento è la bravura tecnica unita alla continuità nel tempo. Tra gli italiani il primo è sicuramente Enrico Camosci, con cui collaboro e lo stimo molto perché secondo me a livello tecnico è uno dei giocatori più preparati sulla faccia della terra. Poi Simone Andrian, anche con lui siamo amici, so quanto studia e anche per lui i risultati parlano da soli. Infine Alessandro Pichierri mi piace molto a livello di mentalità di gioco e di continuità.

Dedizione e obiettivi

Oggi quanto tempo dedichi mediamente al gioco e quanto allo studio?

Per il gioco giocato dipende dai periodi, se ci sono Series in corso o meno, quanto sono stressato e quanto sto bene... Tendenzialmente gioco almeno cinque giorni a settimana, ma il mio tempo è tutto per il poker sette giorni su sette. Studio almeno due ore, due ore e mezza al giorno, sia pre- che postsessione. In pratica finisco di giocare alle cinque di mattina, solvo un po' di spot, vado a dormire, mi alzo, faccio colazione e mi rimetto un'altra volta sul pc a studiare.

Quali sono i tuoi obiettivi pokeristici oggi come oggi?

Per questa seconda metà del 2024 gli obiettivi sono di giocare il più possibile sia online che live, sperando di runnare bene. Poi magari prendere qualche ragazzo in privato per fare coaching, cosa che non mi sono ancora sentito di fare a tempo perché non ero ancora sicuro di poter seguire assiduamente qualcuno. Poi sicuramente cercare di migliorare sotto ogni aspetto. Sul fronte del live sicuramente devo migliorare dal punto di vista psicologico, per l'online invece affinare ancora di più la tecnica e magari l'adjusting in base agli avversari. È che ho un approccio molto 'solveristico' al gioco che a volte mi ha portato a commettere degli errori che mi hanno fatto perdere EV, visto che gli avversari reagiscono in modo diverso dal solver e quindi è sempre necessario adattare la strategia. Ci ho battuto la testa e ci sto lavorando.

Hai detto che vedi il tuo futuro nel poker live: quando ti vedremo a Las Vegas per le World Series Of Poker?

Se le cose dovessero andare bene un giorno potrò pensare anche alle WSOP, per il momento preferisco pormi obiettivi più vicini e più facili da realizzare.

Video-replay tavolo finale Sunday High Roller

Ecco il video-replay a carte scoperte del tavolo finale Sunday High Roller vinto da 'CIPROMCFLY16': materiale sempre utile per migliorare a poker!

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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