Vai al contenuto

Poker, biliardo e barbecue: alla scoperta di "meriosh"

La settimana scorsa, ha centrato il più importante risultato della sua vita pokeristica; un secondo posto (con deal) nello Spicy 50. Mario Volpe aka "meriosh" non è un semplice giocatore di poker, ma è un poliedrico. Famiglia e lavoro a parte, le sue parole chiave sono PBB: poker, biliardo e barbecue. Lo abbiamo sentito per una di quelle interviste che non vi capiterà spessissimo, di leggere.

Mario "meriosh" Volpe tra poker, biliardo e barbecue

Mario Volpe è di Lodi, gioca a poker da molti anni ma di lavoro fa tutt'altro. "Abbiamo un'azienda di famiglia che si occupa di telecomunicazioni e di energie rinnovabili", dice. Mario gioca da tantissimo a poker, ma non lo ha quasi mai fatto "seriamente". Ce lo spiega lui stesso.

"Per ovvie ragioni lavorative, non ho mai potuto permettermi di studiare seriamente il poker. Ho sempre avuto la passione, ma il lavoro e poi la nascita della mia prima figlia mi avevano ovviamente tolto tempo da dedicare al giochino. Qualche mese fa si erano create le condizioni per iniziare un percorso di un certo tipo, infatti avevo iniziato a farmi seguire da Domenico Lando e Gabriele Clementi e l'approccio agli MTT ha iniziato a cambiare radicalmente. Dopo poco, però, ho saputo che mi sarebbe arrivata la seconda, di figlia…"

E hai mollato nuovamente?

"L'ho fatto per correttezza, perché magari al posto mio potranno seguire qualche altro ragazzo che ha più tempo da dedicare. Io non lo avrò, ma mi va benissimo così eh! E poi sono rimasto in ottimi rapporti con loro ma anche con gli altri ragazzi del gruppo come Alessandro Cavallero e Valerio Marino: quando chiedo un confronto su qualche spot non si tirano mai indietro."

Come arriviamo allo Spicy 50?

"Tutto è iniziato da un satellite da 10€ per il Power Path, che ho vinto e poi ho vinto anche il Silver Pass da 2.300€. Ovviamente, essendo la mia compagna in attesa, non avrei potuto comunque muovermi per andare a fare un live. Così, ho scoperto che potevo cashare il Silver Pass. Non con i T€ come si usava una volta, ma con una serie di ticket ICOOP da 250€, 100€ e 50€. Mi sono ritrovato così con un tesoretto, e domenica sera ho usato uno - oops, tre - dei ticket da 50€ che avevo a disposizione. Diciamo che negli ultimi giorni, a parte il Silver Pass, avevo vinto un Mystery Bounty su 888 e quindi giocavo abbastanza in fiducia, diciamo.

Ad ogni modo, chiudo il day 1 dello Spicy 50 da 50° su 400 rimasti, e a un amico scrivo che avrei vinto il torneo. La cosa bella del mio day 2, è che fino sono stato quasi sempre fra i primi, e fino a 20-30 left ero chipleader, senza quasi giocarmi uno showdown. Poi ho coolerato uno con AA vs KK, sono arrivato al final table e lì si è iniziato a parlare di deal."

Come mai hai chiesto un deal?

"In realtà l'avevo chiesto a inizio final table, ero tipo penultimo in chips e un tizio mi ha scritto testualmente che avrebbero dealato solo dopo che uscivo io. E' uscito settimo…"

Un bel karma, indubbiamente. Ha anche aiutato lo showdown a tre che ti aveva eliminato due avversari.

"Sì, indubbiamente. Arrivati a 5 left ci troviamo d'accordo per un deal ICM. Uscendo 5° avrei preso 7.590€, così me ne garantivo 17,7k con uno shot per la vittoria e 4k rimasti da giocare. Da lì in avanti gioco praticamente perfetto e arrivo in heads up, le metto all'80% ma non tornano indietro. Pazienza."

Scopri tutti i bonus di benvenuto

in heads up le metto all'80% ma non tornano indietro. Pazienza

Mario "meriosh" Volpe

Biliardo

Oltre che pokerista, sei anche biliardista. Dove sei più forte?

"Credo a biliardo. Anche lì spesso il problema è stato il tempo da dedicare. Nel 2015 ero un terza categoria, ma in tre anni riuscii a essere sempre promosso fino ad arrivare alla prima. Poi è nata la prima figlia e il tempo da dedicare si è azzerato. Gioco ancora, ma spesso capita di andare a fare un torneo senza avere letteralmente steccato un colpo prima. Ci arrivi senza pressione e con tanta voglia, ma non sai dove saresti potuto arrivare. Ora, per esempio, dovrei andare su a Saint Vincent alle finali nazionali dei 5 birilli ma ho la bimba in arrivo. Sia chiaro, se ci riesco bene, altrimenti pazienza e sono sempre un uomo felicissimo. Anzi, non smetterò mai di ringraziare la mia compagna Morena che mi ha sempre capito e supportato in tutto."

Biliardo? Gioco ancora, ma spesso capita di andare a fare un torneo senza avere letteralmente steccato un colpo prima. Ci arrivi senza pressione e con tanta voglia, ma non sai dove saresti potuto arrivare

Mario "meriosh" Volpe

Barbecue

Poker e biliardo sono mondi abbastanza contigui, diciamo. Ma da dove diavolo è arrivata la passione per barbecue e steak cooking?

"Tutto inizia in periodo pre-Covid. Mi portano una fiorentina bellissima e la cucino in un barbecue scrauso che avevo. Tutti mi dicono che era buonissima, e quindi ti carichi. Poi inizia il lockdown e cerco qualche video su YouTube. Mi si apre un mondo: ho guardato un miliardo di video su attrezzature, tecniche, modalità di cottura, tipi e tagli della carne. Poi, passo dopo passo, ho comprato dei BBQ più seri e ho iniziato a fare delle competizioni. Da cosa nasce cosa, oggi sono nella top 20 europea della SCA (Steak Cookoff Association), quando posso vado a fare un torneo da qualche parte e ho messo su anche un piccolo business."

Di che si tratta?

"Sono spezie per barbecue, ovviamente il brand si chiama "Meriosh BBQ"."

Gli americani ci hanno insegnato il Texas Hold'em, ma probabilmente sono ancora più forti nel BBQ. Sono davvero un passo avanti a tutti?

"Sì, per carne e barbecue sono dei maestri assoluti. Comunque, in generale, io adoro l'atmosfera che si respira in questo ambiente. Quella della SCA è qualcosa di simile a una grande famiglia, ci si dà dei consigli spassionati senza pensare che potresti usarli per arrivare prima di me in una determinata gara. Una cosa del genere, nel poker e soprattutto nel biliardo, sarebbe letteralmente impossibile."

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI