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Visto quello che gli è successo a Las Vegas, è possibile che negli ultimi tempi Paul Phua non abbia troppa voglia di sorridere, tuttavia fino a qualche mese fa non c'era molto che potesse sottrargli il buonumore: apparentemente, neppure perdere un piatto da un milione di dollari.
Quest'ultimo è stato giocato durante una sessione di cash game dal vivo che si è svolta in contemporanea con lo scorso Aussie Millions, a cui si alternarono sia professionisti del calibro di Doug Polk, Isaac Haxton e Patrick Antonius anche giocatori amatoriali ma particolarmente facoltosi, proprio come lo stesso giocatore di Macao.
In questa mano Phua non si scontra con uno dei giocatori più noti, bensì col cinese Rono Lo, che con tutta probabilità è solito fare più di qualche viaggetto nella Las Vegas cinese, non certo per vendere i biscotti dei boyscout.
Quest'ultimo decide di openlimpare da early position con 8 7 , e Phua che gli siede a fianco spilla 10 10 e decide di isolarsi con lui, rilanciando a 10.000 $ su bui $1.000/$2.000: tutto il tavolo folda ma non Lo, che nonostante sia fuori posizione naturalmente chiama.
Paul Phua, in questa immagine al Rio Casino di Las Vegas (photo courtesy CardPlayer.com)
Il board decide di prendersi la scena, visto che con 2 9 10 regala sia il topset a Phua che un progetto di scala aperta a Lo, il quale prevedibilmente check/calla la puntata da appena 12.000 $ su piatto di 25.000 $ del suo avversario. Il turn lo premia, visto che grazie al 6 chiude il suo progetto di scala.
Nonostante questo checka di nuovo, ma quando Phua decide di puntare 36.000 $ Lo rilancia all-in per altri 435.000 dollari effettivi, non prima di aver messo da parte quello che stava mangiando e di aver ricontrollato per sicurezza le proprie carte, ed aver cercato di ingannare Phua, dicendo "Sei, sette, otto, nove, dieci, scala!". Malgrado si tratti di una pesante overbet, e nonostante la scenetta, Phua decide di chiamare, ma allo showdown deve arrendersi all'evidenza.
Il piatto sfiora il milione di dollari, ma i due decidono di far girare un unico river, proprio come ci si aspetterebbe da due giocatori asiatici che di tutto si possono preoccupare tranne che abbattere la varianza: il board si completa quindi con il a , e per Paul Phua sono dolori, malgrado vi sarà capitato di reagire molto peggio avendo perso assai di meno...
