Cosa è successo su PokerStars.com negli ultimi anni ai tavoli di cash game? Trattandosi di gran lunga della poker room più gettonata dagli appassionati di tutto il mondo, esaminarne i dati è certamente indicativo, e quelli che vanno dal 2010 al 2014 sono indubbiamente interessanti.
La fotografia, scattata da PokerScout.com e ripresa da PocketFives.com, riporta una spaccatura piuttosto chiara, la cui interpretazione non è però così banale.
Si sottolinea infatti ad esempio che, dal 2010 al 2014, il traffico ai tavoli di NL5 sia cresciuto del 55%, mentre analizzando lo stesso periodo dal 2013 al 2014 c'è stato un incremento del 12% al NL2, ma purtroppo ai limiti superiori sembra essersi invece verificata una tendenza inversa.
Dal 2010 al 2013, infatti, il traffico al NL200 sarebbe diminuito del 37%, percentuale che sarebbe salita fino al 44% per quanto riguarda il NL400. Dal 2013 al 2014 invece al NL100 è stata registrata una flessione pari al 10%, con il NL200 stabile ed il NL400 che sarebbe arretrato del 13%. Ma perché sarebbe accaduto?
Uno dei fattori che sicuramente hanno inciso è stata l'esclusione dalla liquidità internazionale di tutta una serie di giocatori "ricchi", statunitensi in testa. Parallelamente, hanno cominciato ad affacciarsi online giocatori provenienti da Paesi dove il reddito pro capite è significativamente più basso, e quindi dove ad esempio anche un guadagno piccolo in termini assoluti è comunque significativo.
Inoltre, bisogna anche considerare che negli anni vincere è diventato sempre più complicato a limiti di una certa importanza: i giocatori occasionali hanno quindi preferito giocare più in basso oppure smettere del tutto, e complice la minore popolarità del poker online e l'esclusione di tutta una serie di mercati regolamentati non è stato possibile avere un "ricambio" adeguato a quei livelli.
Nonostante questo, però, la produzione della rake ha tenuto botta grazie alla popolarità dello Zoom Poker: "Malgrado una riduzione del 4% dei giocatori ed il loro spostamento a limiti bassi - si legge nel report - nell'arco del periodo preso in esame del 2014 la riduzione della rake generata si è aggirata attorno all'1%". Rimanendo quindi sostanzialmente stabile.
Non a caso PokerStars ha lanciato il mercato playmoney, rendendosi così capace di monetizzare grazie all'attività di tutta quell'enorme massa di giocatori che frequenta più o meno regolarmente la piattaforma ma gioca a soldi finti. Il traffico sulla poker room è del resto di gran lunga egemone se comparato alla concorrenza, grazie ad una media di 20.000 giocatori di cash game attivi con picchi che arrivano ad oltre 30.000 nell'arco delle 24 ore.