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PokerStars.com su caso TCOOP: "IvanHaldi non è un bot"

PokerStars.com ha chiuso l'indagine su IvanHaldi, l'account finito nel mirino di molti utenti del forum 2+2, durante l'evento 8 delle TCOOP, per attività sospette che inducevano a pensare ad un uso illegale di un bot.

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Bene, al termine dell'inchiesta, Michael Josem, responsabile per le relazioni con il pubblico di PokerStars, ha pubblicato questa dichiarazione sul noto forum americano:

"Al termine dei nostri principali tornei, PokerStars verifica in modo sistematico gli account per assicurare che tutti abbiano giocato rispettando le regole. Come da routine, PokerStars ha indagato su questo account per un eventuale uso di software proibiti e vi assicuriamo che il torneo non è stato giocato da un bot e che le decisioni di gioco sono state prese da un essere umano. Siamo arrivati a questa conclusione dopo esserci affidati ai nostri tools per il rilevamento dei bot".

"Al momento, non abbiamo una spiegazione del perché il giocatore non si sia unito alle discussioni per il deal e, in accordo con le nostre procedure standard, le nostre indagini continueranno, fino a quando raccoglieremo informazioni utili e confortevoli sull'attività di questo account".

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I sospetti sono stati sollevati durante l'incontro heads-up dell'evento 8, del TCOOP, tra il finlandese LuckboxStami e il russo IvanHaldi. Entrambi i players avevano cliccato sul pulsante per discutere il deal ma in modo del tutto strano, IvanHaldi non ha più risposto in chat per quasi un'ora, nonostante gli sforzi del moderatore di PokerStars "MatthieM".

IvanHaldi era attivo in un altro torneo su PokerStars in quel momento e quando l'heads-up incriminato è riniziato, ha continuato a giocare in maniera silenziosa, senza dare segni di vita in chat. Il mistero continua.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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