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Estrarre valore al river, in un torneo sit’n’go, può risultare decisamente complicato. Per sapere quando valuebettare occorre poter disporre di una valida comprensione dell’action su ogni street precedente, esattamente come ci spiega Phil Shaw – giocatore inglese ed autore del bestseller “Secret of Sit’n’gos”.
“Durante un sit’n’go, potreste trovarvi a decidere se sia meglio effettuare una thin value bet al river oppure checkare dietro al fine di preservare le vostre chips ed evitare di puntare con una mano peggiore di quella dell’avversario. Questa dinamica sussiste per ragioni riconducibili all’ICM e per il fatto che i giocatori utilizzino range molto stretti per evitare l’eliminazione nell’early stage od in spot non necessari.
Per capire quando dovreste valuebettare, è necessario analizzare l’intera mano partendo dai probabili range che gli altri possono utilizzare nelle fasi iniziali del torneo e procedendo poi man mano così da comprendere quali di questi possano aver motivo di giungere fino al river.
Ad esempio, gli oppo che aprono da early position non giocheranno probabilmente niente che non sia una coppia alta o un discreto Ax. Se fate call con una mano marginale come una coppia media, un Ax medio-forte oppure dei suited connectors alti, dovrete procedere con cautela se vi rimane (o avete hittato) soltanto una coppia.
Se un player apre con una big pair trovando qualcuno che flatta pre-flop e che poi chiama anche su un flop basso e dry, difficilmente proseguirà l’azione al turn preferendo invece il pot control. In tal modo, ed a seconda di quali sensazioni avrà sul board completo, potrà provare il bluff od una value bet al river. In maniera simile, se gli avversari puntano al turn dopo aver ricevuto un check, ci sarà poco altro da fare a parte il callare e poi checkare al river in parecchi spot.
Pertanto, con le mani marginali dovrete stare attenti a non sovrarappresentare la vostra mano senza essere consci del fatto che state provando a trasformarla in bluff." (continua)
