Dopo un lunghissimo percorso che abbiamo intrapreso fin dalle prime fasi del torneo, chiudiamo oggi il nostro corso su come provare a interpretare al meglio il torneo principe delle domeniche passate su , il Sunday Special.
Nell'articolo che vi abbiamo proposto lo scorso 30 ottobre, vi abbiamo dato conto della possibilità di giocare quello che universalmente è riconosciuto il "vero poker", quella parte, dunque, che fa capo al passaggio dal post bolla fino alle soglie del tavolo finale e oltre.
Oggi ci concentriamo sull'ultimissimo step da superare per mettere le mani sulla vittoria, cosa che, non nascondiamoci dietro a un dito, non capita certo tutti i giorni, anzi, bisogna essere onesti nel dire che alcune mani dovranno girare a favore nostro per aspirare alla vittoria, serviranno certamente i consigli, servirà giocare bene, ma, nel singolo shot, servono anche altre componenti.
In questo Articolo:
Dal post bolla al final table
Il profitto di un giocatore di poker, infatti, va commisurato a quelli che sono i risultati ottenuti in carriera, non certo ai singoli shot per i quali saremo legati a doppio filo con la speranza che vadano bene determinate cose e che, gioco forza, si possa vincere più di un piatto partendo anche da sotto.

Il momento del post bolla, quello che ci porta proprio alle soglie del final table, dopo una prima parte in cui cominciano a saltare i giocatori che hanno preferito aspettare l'approdo a premio senza rischiare parti importanti dello stack e/o che non hanno avuto una grande possibilità di corroborare il proprio stack, a una ventina di players left ce ne saranno almeno tre quarti che potranno contare su un gran numero di chips ed è per questo motivo che potranno giocare quello che è considerato il poker vero e proprio, fatto di bluff, di rilanci e 3Bet calibrate e tutto ciò di cui vi parliamo sempre nelle nostra pagine di strategia.
Al tavolo finale le cose tornano a cambiare. Ci si avvicina pesantemente ai premi più importanti e buona parte del field, soprattutto quello che non ha una grande dimestichezza con questa parte finale degli MTT, mirerà ad andare più in fondo possibile, anche e soprattutto perché ammaliata dai premi più sostanziosi.
Si penserà dunque di più a giocare per valore, facendo affidamento su quelle che sono le starting hand di maggiore affidamento, fino a quando non si rimane in due.
Il testa a testa conclusivo
Di starting hands dobbiamo ovviamente parlare anche quando parliamo di heads up.
Ci siamo abituati, durante la fase che ci ha portato dai 6 left al heads up, ad aprire vorticosamente i range per non soccombere agli avversari più aggressivi e adesso, uno contro uno, la situazione si fa addirittura frenetica, visto che saranno rare le mani che si concluderanno con un fold pre flop.

Vanno annoverate tra le starting hands, ovviamente, tutte quelle mani che avremmo aperto anche alle prese con un tavolo full, composto da 8 o da 9 giocatori, per cui tutti gli assi forti e deboli e, a questo punto, tutte le coppie, che dovranno essere onorate da un rilancio se giochiamo da Piccolo buio e, a seconda dell'avversario che avremo imparato a conoscere in precedenza, da battezzare con qualche 3Bet da Grande Buio, ma questo dipenderà molto da ciò che avete capito dal vostro rivale e, soprattutto, da ciò che egli pensa di voi e da ciò che avete rappresentato fino a quel punto.
Quando impari a giocare in heads-up, dunque, devi regolare il tuo range di mani iniziali. Devi giocare più mani di quanto faresti altrimenti.
L'importanza dei range e la posizione
In alcune situazioni heads-up, ad esempio contro avversari passivi o deboli, potresti anche voler giocare quasi il 100% delle tue mani. Nella maggior parte dei casi la percentuale sarà inferiore, il 70-75% o giù di lì quando si gioca da bottone, e un po' meno quando non lo si ha davanti.
In ogni caso, questo è ben al di sopra del 15-20% delle mani che potresti giocare volontariamente in un momento in cui si gioca full-ring. Occorre tenere presente anche l'importanza del pagamento della tassa del Grande Buio: tieni presente il fatto che quando giochi heads-up, paghi i bui ogni singola mano. Foldare molte mani ti costa molto di più di quanto ti costerebbe in un momento in cui il tavolo è full-ring.
Alcuni giocatori che hanno cominciato da poco, non hanno familiarità con il funzionamento del bottone e dei bui quando giocano heads-up. Anche quelli esperti che giocano principalmente tornei a volte ne sono confusi, dal momento che in realtà riuscire a giocare heads-up è relativamente raro.
Come funzionano i bui in heads-up? I giocatori, a turno, hanno il bottone, scambiandolo avanti e indietro ad ogni mano. Secondo le regole, il bottone paga il piccolo buio e l'altro giocatore paga il grande buio. Prima del flop, il bottone/piccolo buio agisce per primo. Poi, dopo il flop, il grande buio agisce per primo e il bottone/piccolo buio agisce per secondo in ogni giro di puntate.

Il valore degli stack
La parte interessante del gioco in heads up è quella che mette in evidenza la nostra forza mentale rispetto a quella del nostro unico avversario da sconfiggere e diventa così una competizione cerebrale.
Per questo motivo ogni piccolo accorgimento sulle dinamiche che governano il nostro testa a testa, sono importanti.
Una di queste è conoscere a menadito lo stack dei due protagonisti in gioco, quindi noi e il nostro avversario e, a questo proposito, il consiglio è quello di sapere l'ammontare complessivo dei due stack per poter contare esclusivamente il nostro e sapere automaticamente quello dell'altro giocatore.
La consistenza dei due stack, influenza sia la strategia generale di impostazione dell'heads up, sia quella che fa capo ad ogni mano, per cui è importante capire non tanto l'entità degli stack fine a sé stessa, quanto la quantità di gettoni, in relazione al numero dei bui che appartengono ai giocatori.
Aprire una mano con uno stack infinitamente ristretto non ha un gran senso, esattamente come spesso lo sarà quando quello del nostro avversario gioca con meno di 10 Blind e noi ne abbiamo molti di più. La pressione di uno shove in queste condizioni, porterà il nostro avversario a over-foldare, molte volte più di quanto voi immaginiate, soprattutto se vi renderete conto che oppo non ha una grande dimestichezza con il giochino.
In bocca al lupo a tutti!
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