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Svelata l'identità di !Pokrparty¡: era Harry Kaczka con il secondo account

Verso la fine del 2011 un nickname tanto difficile da trascrivere quanto misterioso comparve ai tavoli high stakes online scombussolando l'action e prendendosi tutte le attenzioni dei maggiori forum di poker al mondo (tra cui il nostro). Stiamo parlando di "!Pokrparty¡", protagonista di una run irreale nel più totale anonimato e presente solo ed esclusivamente al Pot-Limit Omaha. Partito dai limiti 2$-4$, arrivò nel giro di pochi giorni al 100$-200$ con stack da centinaia di migliaia di dollari. La sua ascesa fece appassionare tanti osservatori non solo per i risultati straordinari, ma anche per il numero di tavoli che riusciva a tenere aperti: in una sessione passata alla storia, aprì 24 tavoli di PLO cash game, la maggior parte dei quali di heads-up.

La combinazione di anonimato e multitabling apparentemente insostenibile fece pensare a molti che si trattasse di un bot. La stessa security di Pokerstars fece molteplici accertamenti ma solo per rendersi conto che dietro a "!Pokrparty¡" c'era effettivamente un essere umano in grado di sostenere tutti quei tavoli contemporaneamente. La domanda a quel punto poteva essere solo una: chi c'era dietro a questo nickname? Tutti i railbirders degli High Stakes Online se lo chiesero e quando Pokerstars indagò a fondo per scoprire la reale identità del giocatore fu costretta a chiudere definitivamente l'account.

Harry Kaczka
Harry Kaczka

Questa circostanza non era nota, si sapeva solamente che da un giorno all'altro "!Pokrparty¡" era sparito nel nulla, proprio nello stesso modo in cui era comparso. Solo ieri è stato reso pubblico il suo ban e a farlo è stato il diretto interessato, che dopo più di quattro anni ha deciso di svelare la sua identità e raccontare un po' di retroscena su uno dei nickname più chiacchierati del mondo del poker, probabilmente il più discusso dopo quello di "Isildur1". Lo ha fatto in una lunga intervista ai sempre ottimi colleghi di Highstakesdb.com, partendo proprio dal suo nome e cognome: Harry Kaczka.

Non si tratta di un giocatore completamente sconosciuto, perché Kaczka era già noto su Full Tilt Poker come "Ugotabanana" ed era stato più volte accostato all'account "!Pokrparty¡". "È stata una bella avventura", ricorda oggi. "È successo tanto tempo fa ma ancora mi gira la testa per quelle montagne russe emozionali. Giocare su 16 tavoli heads-up al 50$-100$ mentre avevo a che fare con la Security di Pokerstars è stato provante".

Il suo rapporto con il reparto della poker room che si occupa di garantire l'integrità del gioco è stato costante. Harry ha infatti commesso, per sua stessa ammissione, molteplici infrazioni al regolamento: "Avevo 19 anni quando mi hanno bannato la prima volta e non mi hanno più dato la possibilità di giocare. Il motivo? Avevo stackato un amico per 10.000$ e quando l'accordo si è concluso invece di prelevarli ho iniziato a giocare con il suo account. Ho vissuto una run a dir poco favorevole e ho trasformato quei soldi in un milione di dollari in poco tempo".

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Kaczka si definisce semplicemente ingenuo e smentisce categoricamente che il suo fosse un tentativo di ottenere un vantaggio sugli avversari: "Ovviamente non avevo idea di ciò che stavo facendo. Comunque, quando Stars lo ha scoperto mi ha bannato e il resto è storia. Successivamente è stato tutto molto duro per me. Ho provato in tutti i modi a farmi togliere il ban. Crescendo ho smesso di essere arrogante e ho cambiato il mio atteggiamento nei loro confronti, ma niente, mi è stata negata ogni opportunità".

Sicuramente c'è molta meno ingenuità per quanto riguarda l'account "!Pokrparty¡", creato nel 2011 per poter continuare a giocare: "Dopo il Black Friday non avevo più nemmeno la possibilità di giocare su Full Tilt perché in seguito all'acquisizione i bannati di Stars sono bloccati anche su quella piattaforma. Non avevo più nessun sito dove poter giocare e penso che poco dopo l'estate fossi semplicemente annoiato e volessi un po' di divertimento, no? Ecco da dove nasce "!Pokrparty¡"".pokerparty2

Questo è stato quindi il suo secondo account, almeno finché Pokerstars lo ha scoperto e lo ha giustamente bannato nuovamente. Anche oggi che di anni ne ha 26, Kaczka sembra essere rimasto un adolescente che non si rende conto dei suoi errori e nell'intervista, invece, di ammettere di aver sbagliato si scaglia contro la poker room e le sue decisioni. Tralasciando il suo comportamento indifendibile, è molto più interessante riportare la sua particolarissima strategia ai tavoli.

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"Ogni sessione che ho giocato era calibrata sulla varianza, sulle mie stop-loss, su tutto", ha spiegato in risposta allo scetticismo riguardo l'esistenza di una reale gestione dei soldi in cassa. "Calcolavo quale fosse l'adeguata tempistica per fare questo o quest'altro a un determinato limite e quale fosse il momento di scendere di livello e riprovare la scalata. L'idea era di muoversi sempre, creare un momentum, che per me è fondamentale".

In particolare, c'è una strategia che risulta decisamente originale: "Avevo questa strategia in heads-up in cui mi davo tre possibilità. Così sono riuscito, al secondo tentativo, a salire dal 2$-4$ al 10$-20$ al 50$-100$. Quando ho chiuso la sessione ero in profitto di 120.000$, nonostante fossi partito poche ore prima con un bankroll per il 2-4$!"

In conclusione alla prima parte dell'intervista, Harry "!Pokrparty¡" Kaczka spiega che questa strategia - dal suo punto di vista vincente  - non ha funzionato per un semplice quanto inaspettato motivo: aveva troppi soldi in cassa. Secondo lui, infatti, per continuare a vincere doveva salire di livello ogni volta che il bankroll saliva oltre una certa soglia, ma su Pokerstars era "bloccato" al 50$-100$: "Io credo fortemente nel flow, credo di essere bravo a entrare nel flow e a quel punto tutto succede automaticamente, quasi in maniera inconscia.  Con 400-500.000$ in cassa non potevo fermarmi a giocare il 50$-100$, ma oltre quel limite Pokerstars vuole fare delle verifiche sull'account. Le hanno fatte e non mi hanno permesso di salire oltre di livello.  Ho perso completamente il flow e ne ho sofferto a livello psicologico. Non dico che se mi avessero fatto giocare più in alto avrei vinto per sempre, ma sarebbe stato bello vedere che danni avrei potuto provocare al 100$-200$ e al 200$-400$!".

Non sapremo mai come sarebbe andata, anche perché, al di là dei ban ricevuti, Harry Kaczka ha deciso di smettere con il poker online.

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