Victoria Coren – giornalista, presentatrice televisiva e membro del Team Pro di PokerStars – ci parla dei tornei multi-tavolo e dei necessari aggiustamenti strategici da apportare durante le varie fasi di gioco.
“Ci sono due errori che i principianti possono fare: giocare troppo chiusi, aspettando che arrivi una buona mano mentre i bui che salgono erodono pian piano lo stack, oppure giocare troppo loose-aggressive spingendo sempre e comunque - anche con mani marginali – come se avessero un treno da prendere. Naturalmente trovare un giusto equilibrio tra i due aspetti non è sempre impresa facile, anche se in realtà gli elementi di un torneo sono come quelli di un’equazione matematica: giocate in accordo con la misura del vostro stack, di quello degli avversari, dell’entità dei bui e della durata di ogni livello.
Tutti questi fattori però sono continuamente soggetti a modifica, ed è quindi come arrampicarsi su una lunghissima scala dove la distanza tra un piolo ed un altro aumenta un po’ alla volta e dove, ogni tanto, trovate anche delle chiazze d’olio che possono farvi scivolare. Se vi deconcentrate, allora cadrete inesorabilmente a terra e vi romperete anche una gamba.
Più in generale, il miglior modo di agire è quello di procedere di pari passo con la velocità di salita dei bui. Questa è la strategia più sicura: giocare tight all’inizio, senza azzardare con mani marginali per rubare piatti e blind ancora piccoli, e ampliare gradatamente il range di mani con cui rilanciare in rapporto anche al numero di giocatori ancora in corsa per i premi. Se trovate qualcuno che vuole sbattervi fuori già dall’inizio, lasciate che ci provi. Voi farete resistenza solo quando ne varrà davvero la pena.
Comunque intendiamoci, giocare tight non significa mica aspettare solo che arrivi una coppia d’assi. Nei tornei deep-stack, dove nell’eraly stage è possibile guardarsi dei flop ad un costo relativamente basso, potrete agire come se vi trovaste ad un tavolo cash game: limpate o rilanciate anche con i connectors e 1-gapper come 10-8 e J-9 suited. Se prendete qualcosa di forte ok, altrimenti mollate la mano tranquillamente.
Nei tornei con field davvero grandi, come quelli online della domenica, succede spesso di ritrovarsi in tavoli dove si “ammazzano” a colpi di chips già dall’inizio. Pare infatti che tutti vogliano costruirsi uno stack importante fin da subito, anche al costo di una rapida eliminazione. Voi naturalmente non fatevi coinvolgere: abbiate pazienza e puntate solo quando volete un po’ di azione. I rilanci pre-flop difficilmente sfoltiranno il campo e i bluff fallirano la maggior parte delle volte. Le value bet saranno invece pagate abbondantemente, perciò non è il caso di cercare d’intrappolare qualcuno con un set, una scala o un colore. Piazzate le puntate su tutte le street e raccogliete più chips che potete.
Pur tenendo sempre a mente lo stack medio del torneo, come punto di riferimento per verificare lo stato di salute della vostra dotazione di chips, anche nel middle-stage non potrete comunque permettervi di sprecarne molte. A quel punto infatti, bisognerà operare con un’aggressività selettiva: scegliere cioè i giusti spot e procedere nella maniera più efficace. State attenti a mani come A-9 e le coppie piccole, piuttosto preferitegli 6-7suited. Rilanciate e 3-bettate sempre con un obiettivo chiaro in mente: fate in modo di piazzare le giuste bet a seconda della reazione che desiderate da parte degli altri avversari.
Una volta in zona bolla, aggredite ancora di più. Molti giocatori staranno cercando di arrivare almeno a premi, ma voi dovrete cercare di non essere tra loro, nel senso che l’obiettivo dovrà essere sempre quello di arrivare almeno al final table. Scegliete i vostri avversari con cura, come quelli con stack medi, e mettetegli pressione. Evitate invece quelli che hanno montagne di chips. Assicuratevi che la misura del vostro stack non scenda mai sotto i 10 Big Blinds. Se vi trovate tra i 15 e i 20 è ora di iniziare a pushare direttamente preflop, sia con mani che hanno un buon valore di showdown e sia in re-steal.
Sotto i 10 non avrete praticamente scelta: all-in o fold. Vietati i limp, i raise ed i flat-call, perchè bruciate solo chips. Se nessuno ha rilanciato prima di voi e siete in buona posizione non esitate a spingere con qualsiasi cosa, anche 7-2. Se qualcuno fa call e gira A-A avrete sempre almeno il 12% di possibilità di vincere il piatto. Meglio così che lasciarvi mangiare dai bui. E poi quel 12% è il caso limite, spesso gli altri avranno mani decisamente peggiori e quindi potrete ricostruirvi uno stack decente anche solo prendendo i blind e le ante.
Infine, due note conclusive: innanzitutto quanto appena detto non vale solo per voi ma anche per gli altri giocatori. Se voi avete tante chips e qualcuno con meno di 10 BB inizia a pushare any-two, aprite di conseguenza il vostro range di call. In secondo luogo, in qualsiasi partita di poker partecipiate – sia essa cash game, torneo, heads-up ecc. – mixate sempre il vostro gioco: fate quello che è giusto fare ma ogni tanto agite anche in maniera imprevedibile.”
Vicky Coren ha vinto in carriera circa 1,3 milioni di dollari, grazie soprattutto al primo posto nel Main Event della tappa londinese dell’European Poker Tour (EPT) 2006. Gioca regolarmente anche cash game nelle sale del Grosvenor Victoria Casino della capitale inglese.