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Quando il betting "salva" la vita: pensionato in coma sopravvive perché.... non scommette per 4 giorni

Vi abbiamo raccontato la storia sconcertante della "nonnina" di Treviso che ha perso 200.000€ nelle ricevitorie del centro della cittadina veneta, forse accompagnata (la versione deve essere confermata), anche dagli operatori a spendere il suo denaro nelle macchinette ed in altri vizi (sigarette etc.).

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Michael Base e i suoi due angeli che gli hanno salvato la vita

Oggi invece vi raccontiamo un'altra storica curiosa ma questa volta con un lieto fine. Il protagonista è Michael Base, 72 anni, pensionato, che ha trascorso 4 giorni abbandonato in casa, in coma diabetico, prima di essere salvato da due dipendenti di un bookmaker di Diss, cittadina della contea di Norfolk.

Michael amava scommettere per divertimento ai cavalli e lo faceva ogni giorno recandosi nell'agenzia di scommesse della catena Betfred, puntuale come un orologio svizzero. Quando non poteva, piazzava al telefono le sue puntate. Con il book oramai aveva un rapporto che durava da anni.

 

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Jamie Scales e Jack Bell, dello staff di Betfred, si sono insospettiti perché non sentivano il 72enne bettor da diversi giorni.  Hanno bussato alla sua porta non ottenendo risposta, hanno poi sbirciato dalle finestre vedendo la sua borsa (che porta sempre con sé) in casa. Alla fine hanno dato l'allarme e gli hanno salvato la vita.

Hanno così salvato Michael che è riuscito a sopravvivere dopo un mese di cure all'ospedale. Ora alloggia in una casa di riposo e non sarà più solo.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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