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Quando un ragionamento corretto ci soddisfa nell'immediato. La mano perfetta è quella che non improvvisiamo (Analisi)

L’articolo che state leggendo non è altro che la prosecuzione di un altro pezzo che avevamo lasciato a metà qualche giorno fa, molti di voi lettori non si sono dimenticati della troncatura di quel pezzo e ci siamo decisi, come da programma, di buttare giù la seconda parte. Si parlava di continuation bet missate. Oggi parliamo di ragionamento corretto.

Continuation bet bluff

La prima parte dell’articolo che trovate qui, faceva riferimento alle conseguenze di una manca continuation bet da parte dell’original raiser e spiegava come non sempre essa possa essere un errore se la dobbiamo effettuare per valore. 

Seppur vi consigliamo di andare a riprendere l’articolo appena linkato, per i più pigri facciamo un piccolo Bignami della mano proposta.

Abbiamo aperto con a k da early positioni, ricevendo il call di un giocatore in MP e del BB. 

Il flop è stato favorevole, a 10 6 e dopo il check del grande buio, abbiamo fatto altrettanto, assistendo alla puntata del giocatore che aveva chiamato pre flop, per una size da 400.

Il fold del BB ci ha portato a pensare di avere la mano migliore e abbiamo optato per un check raise a 1.400. 

Ripartiamo

Il nostro rilancio a 1.400 riduce il nostro stack a 7.300 su un piatto che diventa di circa 3.200 ( 1.800+1.400). 

MP decide di chiamare, come ampiamente ci aspettavamo, portando il piatto sopra le 4.000 chips. 

Chips

La maggior parte dei giocatori sarebbero portati a 3bettare con mani come A-T o una coppia di 6, ma il semplice call del nostro avversario ci tranquillizza e ci conferma che siamo ancora avanti nel colpo.

Al turn atterra un3 che dovrebbe essere, almeno ai nostri occhi, la carta più bianca del mazzo. 

Le opzioni al river

Questa volta non abbiamo tantissime opzioni. Come detto il 3 di quadri cambia davvero poco e l’unica mossa, visto che pensiamo di avere la mano migliore, è quella di uscire per valore. 

Decidiamo di fare poco più di metà pot scegliendo una size che ci committa, 2.800 su 4.260. 

Non vogliamo più regalare carte gratis al nostro avversario, non possiamo permetterci di checkare per farci bluffare e tutte le mani migliori delle nostre comunque punterebbero in posizione. 

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Villain, ahynoi, sale a 5.600. 

Siamo dentro la mano ormai, ed è difficile mettere su un range il nostro rivale. Il 3 dovrebbe cambiare poco o nulla, a meno che non abbia A-3 e noi saremmo ancora tutt’altro che morti prima che venga girato il river, visto che tre Re, tre dieci e tre 6, ben 9 out, ci regalebbero il piatto.

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Non c’è modo di pensare che possa avere settato, avrebbe giocato la mano con un piano diverso, soprattutto al flop, forse l’unica mano che può dargli coraggio in questo frangente è A-6, ma anche qui sbaglierebbe la size visto che il colpo deve ancora chiudersi e non è assolutamente certo che con Two Pair sia avanti al nostro range. 

Quando i nostri rivali stanno raisando con mini puntate, non siamo quasi mai felici di chiamare, ma in questo caso, tra la condotta della mano, quel minimo di history che è intercorsa tra noi e la sua mancata 3Bet al flop dopo che gliene abbiamo dato la possibilità, ci convinciamo sia giusto metterle tutte, certi che villain chiamerà. 

Il ragionamento corretto

E così è infatti. Oppo calla e mostra 9 8 per un draw mancato che ha provato a mascherare come mostro al turn, dimenticandosi, però, che quella maschera l’aveva già buttata via al flop. 

La lezione principale non è tanto quella che ci ha permesso, col nostro ragionamento (a proposito, river bianca), di portare a casa un bel piatto, quanto che anche con AQ potevamo estrarre lo stesso enorme valore. 

Tornando a bomba, ecco perché la C-Bet missata al flop può regalarci delle gioie: i giocatori meno esperti possono “darsi” con maggiore disinvoltura e con un nostro aggiornamento più approfondito, di frequente riusciremo a scoprire le loro intenzioni. 

Trovi qui la prima parte

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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