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Leon Tsoukernik

Leon Tsoukernik: "Grosse novità per l'EPT Praga. L'Hilton diventerà come il King's"

Neppure il tempo di finalizzarne l’acquisto, che Leon Tsoukernik ha già in mente di rivoltare l’Hilton Praga Atrium come un calzino. Il magnate ceco, già celeberrimo proprietario del King’s Casino di Rozvadov, non ha nascosto i suoi ambiziosi piani per la sua nuova creatura.

Lo ha fatto in una lunga intervista esclusiva pubblicata dal blog di PokerStars, con cui Tsoukernik si ritroverà a lavorare a stretto giro. Dal 6 al 17 dicembre, infatti, è previsto l’EPT Praga, torneo al quale noi italiani siamo particolarmente legati – qualcuno ha detto Salvatore Bonavena?

 

 

Tanti cambiamenti in arrivo

Leon Tsoukernik non si nasconde. Uomo abituato a parlare chiaro, senza troppi fronzoli, il ceco ha mostrato di non gradire particolarmente l’atmosfera che si respira attualmente all’Hilton Praga: “Ho in mente una ristrutturazione profonda affinché la location sia molto più confortevole per i giocatori, come al King’s Casino di Rozvadov. Voglio portare l’atmosfera del King’s a Praga.

Ma Tsoukernik non ha intenzione di apportare dei cambiamenti solamente cosmetici, anzi. Le prime novità sono previste proprio per l’EPT Praga.

“Tanto per cominciare, abbiamo cambiato l’utilizzo della valuta per i giocatori che verranno all’EPT. Penso che il 97% di loro siano molto più felici di giocare ai tavoli cash in euro, perciò abbiamo cancellato l’uso della corona ceca: tutte le partite live – sia cash sia tornei – saranno in euro.

Un nuovo approccio al cash game

Sarà soprattutto il cash game a fare il salto di qualità, almeno secondo Leon Tsoukernik: “Gestiremo il cash diversamente dai precedenti proprietari, che erano una compagnia più orientata alle slot. Erano un casinò, ma si concentravano sui volumi delle slot più che su quelli del poker cash live”.

Anche perché diversamente dalla gestione da cui Tsoukernik ha ereditato l’Hilton, “porteremo il nostro staff: un team istruito e incredibilmente abile di operatori del cash game. PokerStars continuerà a gestire i tornei, ma le partite cash saranno molto più accessibili; sarà molto più facile cambiare tavolo, trovare i limiti, passare alla cassa e così via”.

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Un legame a doppio filo con Praga

Già in passato Tsoukernik aveva valutato l’ipotesi di acquistare l’Hilton, ma “se non mi fossi trasferito qui con la mia famiglia, non avrei mai chiuso un accordo come questo”, ha spiegato il magnate ceco. “Per me è un grosso investimento, di tempo e di denaro.

Una scelta ponderata dunque, per la quale Leon non lesinerà sforzi a 360°: “Sono molto entusiasta. Lavorerò qui a Praga a tempo pieno, perciò se ci saranno domande o lamentele da parte dei giocatori di poker, invito tutti quanti a venire direttamente da me a parlarmene”.

Anche perché, ha spiegato, “i miei figli ora frequentano una scuola internazionale a Praga, perciò mi trovo in città dal lunedì al venerdì. Non avevo alcun business in città, non avevo niente da fare, così ho deciso di chiamare un mio amico per vedere se mi vendeva l’Atrium: in cinque ore abbiamo chiuso l’accordo.

Leon Tsoukernik e la caccia al braccialetto WSOP

Sebbene sia più che impegnato nel suo ruolo di imprenditore e organizzatore, Leon Tsoukernik non disdegna più di una capatina al tavolo da poker. Le qualità, come dimostrano le sue vittorie – ad esempio un EPT Super High Roller – di certo non gli mancano.

Nei prossimi anni cercherò di vincere un braccialetto WSOP, ha affermato. “Me la sono cavata piuttosto bene finora, considerando che avrò giocato si e no 50 tornei in vita mia. Ho vinto un Super High Roller, qualche altro evento europeo, persino un torneo online. Ma vincere un braccialetto è il mio sogno.

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