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Mustapha Kanit (courtesy of Katerina Lukina - Pokernews)

Mustapha Kanit: "il Main Event è da Ironman! Devi raccogliere info molto rapidamente"

A due anni dall'impresa di Dario Sammartino che ha sfiorato il titolo mondiale nel NLHE con il secondo posto nel Main Event WSOP, l'amico rivale Mustapha Kanit prova a regalare all'Italia del poker le medesime emozioni e non è solo.

Mustapha Kanit
Mustapha Kanit Courtesy PokerNews & Danny Kim

Il player di Alessandria ha chiuso il Day 1A da stra-chipleader, in una giornata memorabile per la storia delle World Series considerando la presenza anche di Doyle Brunson nelle prime posizioni.

Lo stesso Dario ha avuto accesso al day 2 insieme a tanti altri azzurri come Raffaele Sorrentino, Max Pescatori, Tommaso Briotti, Marco Bognanni, Giovanni Di Donato (che partirà deep) e tanti altri.

Focus sul Main WSOP

Il fatto che Musta voglia prendersi la scena del Main è un fatto non casuale. Abbiamo trovato una prova di quanto sia focalizzato su questo torneo: prima di partire per Las Vegas, "lasagnaaammm" ha pubblicato sul blog del suo sponsor Winamax, un bel articolo proprio sul Main Event, nel quale emerge la voglia di giocare live e di confrontarsi con il field statunitense, in uno dei tornei più belli in assoluto.

"Dopo due anni senza live, non vedo l'ora di potermi sedere di nuovo intorno a un tavolo".

Musta parla proprio di alcuni aspetti che l'hanno spinto a prepararsi al meglio per il Main Event ed in generale per le WSOP: "devi essere ben preparato per un evento del genere, sia fisicamente che psicologicamente. Non è un'impresa da poco giocare per quasi due mesi senza interruzione. Senza un'adeguata preparazione si rischia il burnout, soprattutto a Las Vegas. Bisogna essere ben consapevoli dei propri punti di forza e dei propri limiti per poter dare il massimo fino alla fine perché è proprio lì che si gioca il torneo più importante del viaggio: il Main Event".

Per provare ad arrivare nei giorni finali del Main Event WSOP non bisogna lasciare nulla al caso ed anche la forma fisica ha un suo peso in un torneo così lungo. Il nostro fisico è sottoposto ad uno stress non indifferente per quello che è considerato un evento maratona, nel quale si gioca per ore ed ore, per parecchi giorni consecutivi se si è bravi e fortunati.

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Mustapha Kanit: "cosa richiede il Main Event di speciale"

Le skills a poker contano ma anche la resistenza fisica, rispetto ad altri tornei. Musta sul suo blog dispensa consigli interessanti su come saper gestire la propria forma, infine il player di Winamax parla della magia del torneo:

"Faccio una scommessa: quest'anno il Main Event sarà pazzesco . Dopo la cancellazione dello scorso anno, sono sicuro che molte persone vorranno essere presenti. Come appassionato di poker, questo è qualcosa che dovresti fare almeno una volta nella vita, se te lo puoi permettere, ovviamente".  Musta ha scritto anche delle sensazioni uniche che quel torneo può regalare.

"Il Main Event richiede un approccio mentale molto speciale. Come ho detto sopra, se ogni torneo può diventare una maratona, il Main è da Ironman!

È raro conoscere qualcuno al tuo tavolo, quindi devi raccogliere più informazioni il ​​più rapidamente possibile sui tuoi avversari per massimizzare le sue possibilità di prendere le decisioni giuste. È quindi meglio non cambiare tavolo, o bisogna ricominciare tutto dall'inizio".

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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