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Poker - Scala reale

I termini del poker: Nuts

In questa rubrica, settimanalmente, andremo a conoscere e a soffermarci su tutti quei termini tecnici del poker, che negli anni sono a poco a poco entrati nel linguaggio dei giocatori italiani. A volte, però, quegli stessi termini sono usati in modo improprio, storpiati o abbinati a circostanze sbagliate. Pertanto, comprenderemo con precisione cosa vogliano dire e faremo degli esempi. In questa puntata, ci occuperemo del "Nuts".

Nuts: cosa vuol dire nel poker? La definizione

"Nuts" (che in italiano si pronuncia come "Nats") corrisponde a quella circostanza in cui si vuole evidenziare il punto massimo possibile a quel punto della mano. Questa casistica è la più desiderata da ogni giocatore, dal momento che si concretizza quando si definisce il punto imbattibile, per cui - se un giocatore possiede il Nuts - non potrà mai perdere il colpo.

Va differenziato da "Second Nuts" o da "Third Nuts", che corrispondono rispettivamente al "secondo punto più forte possibile" o "terzo punto più forte possibile".

Non ha importanza l'entità del punto (che può essere una scala, un colore, un full o combinazione ancora più forte), importa solo che quello stesso punto, a quel punto della mano, sia imbattibile. In quel caso, si parla di "Nuts".

Degli esempi

Supponiamo di possedere una mano del tipo A 6 e di trovarci al river davanti ad un board che recita 8 A Q J 3 .

E' evidente come, in questo caso, si possieda il punto "Nuts", ovvero un punto imbattibile (nello specifico, colore all'asso) che senza dubbio ci permetterà di vincere la mano.

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Ma se, invece, sullo stesso board 8 A Q J 3 possedessimo una mano come K 7 è evidente che, nonostante risulti fortissimo , il nostro colore al K non sarebbe più la miglior mano possibile su quel board: in quel caso, possederemmo il "Second Nuts", ovvero il secondo punteggio più alto possibile.

Altro esempio: possediamo K J e il board recita 10 Q 3 7 A : anche in questo caso, con la scala che abbiamo completato, possediamo il punto "Nuts". Non vi è combinazione, infatti, destinata a battere la nostra mano. Nella peggiore delle ipotesi, potremo trovare un altro giocatore con la stessa combinazione, e in quel caso andremmo a dividere il piatto.

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E ancora, ipotizziamo di essere al turn 6 7 10 J : a questo punto, possedendo qualcosa come 8 9 saremmo sicuri di avere il punto migliore; che non è detto che si confermi tale però al river, casomai il board presentasse un altro cuori oppure si "pareggiasse".

Il Nuts preflop

Andando a ritroso col ragionamento, come detto, il punto Nuts si può concretizzare sia preflop, che al flop che al turn: in pratica, corrisponde al massimo punto possibile a quel punto della mano.

Infatti, coerentemente, esiste anche il Nuts preflop: ovvero, come è semplice intuire, A A , ovvero coppia d'assi, prima del flop non è battibile ed è così definito, in gergo pokeristico.

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Editorialista, copywriter, appassionato di Comunicazione, Sport, Poker, Betting e Casino. Racconto storie di calcio e aneddoti sui motori. Al fantacalcio sono più forte di te.
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