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poker coaching

La figura moderna del poker coach: non solo mani giocate

La ricerca del Poker Coach. In un momento in cui non è facile emergere su un field competitivo come quello che si è venuto a creare sul .it, è necessario ricorrere ad un arsenale che non per forza riuscirete a trovare tra le vostre skills.

Negli ultimi anni la figura del poker coach è una di quelle che più hanno "tirato" tra i giocatori che hanno avuto la voglia e sentito l'esigenza di migliorare il proprio gioco.

Ma nel poker moderno, per quale motivo si va alla ricerca di un poker coach? Se non lo sapete vi diamo noi qualche idea.

Allenare la mente nel breve, nel medio e nel lungo periodo

L'inclinazione al tilt, la mancanza di attenzione, la perdita di mani con percentuali bulgare e più in generale l'incapacità a gestire il nostro tempo che dedichiamo al poker in maniera corretta, possono essere tutte annoverate all'interno di un insieme che richiama allo scarso allenamento mentale.

Matematica e psicologia sono un connubio dal quale non si prescinde se si vuole diventare dei giocatori di poker performanti.

Un poker coach dovrebbe avere come fine principale, quello di instillare nella mente del proprio allievo, questo doppio modo di affrontare la disciplina.

Onesti con se stessi

Il problema di molti pokeristi che non si fanno guidare da nessuno, che non commentano le loro mani e, in estrema sintesi, che non possono accorgersi delle loro lacune, alcune volte marchiane, è un altro leak da risolvere che un poker coach dovrebbe riuscire, lui per primo, a risolvere.

Un occhio diverso da quello del soggetto che gioca, percepisce immediatamente quelle che sono le problematiche presenti in un giocatore che vuole imparare nuove strategie e liberarsi dei suoi stessi errori.

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Il fatto è che, a differenza del nostro ego di giocatori, che per un pokerista è molto spesso esagerato, il nostro poker coach ci metterà davanti alle nostre pecche. E da lì, insieme a noi, le vorrà risolvere.

Il valore aggiunto dell'esperienza da parte del poker coach

A prescindere dai pochi casi in cui un giocatore si siede al tavolo da decenni e ancora non riesce a diventare un player vincente, l'esperienza al tavolo è più performante di qualsiasi lezione fatta, ma solo nel caso in cui si sia onesti con se stessi per non dare la colpa al server o alla sfortuna che ci perseguita. Investire su un allenatore di poker, significa investire su centinaia di migliaia di mani, quasi sempre milioni, che l'allievo non ha ancora giocato e che hanno probabilmente lasciato il segno su chi le ha giocate.

Questa parte importante fa capo anche e soprattutto alla ricerca di un poker coach esperto che sia universalmente riconosciuto serio e professionale, se no potete tranquillamente chiedere a vostro cugino che ha fatto scala reale tre giorni fa e l'ha postata sui social.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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