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Lo scoppio in bolla più assurdo dell'anno? Quello di Chris Brewer

Di lui avevamo già parlato per le diverse volte in cui è stato bubble-man nei tornei High Roller e Super High Roller, ma il rapporto di Chris Brewer con lo scoppio in bolla si è confermato complicatissimo, nell'ultimo SHRB di Las Vegas. Ecco cosa è successo.

SHRB: il crudele scoppio in bolla per Chris Brewer

Siamo 5 left a uno dei tornei più costosi dell'anno, il Super High Roller Bowl da 300.000$ di buy-in, che si è concluso la settimana scorsa all'Aria di Las Vegas. I posti a premio sono soltanto 4, quindi la tensione al tavolo è pokeristicamente alta. L'unico "tranquillo" è Isaac Haxton, che ha uno stack di poco inferiore ai 3 milioni. Tutti gli altri sono più o meno sulla stessa barca, dagli 830k di Jason Koon ai 700k di Chris Brewer.

La mano

Con i blinds 15.000/25.000 bb ante 25.000 c'è fold di Haxton e Chidwick, così la parola passa ad Andrew Lichtenberger, che sta sul bottone con 735.000 e k 10 in mano e rilancia fino a 60.000. Sullo small blind c'è Chris Brewer con 695.000 e due begli assi rossi, a a , che deve solo decidere come provare a trarre il massimo da questa situazione.
L'ex mezzofondista decide per un classico 3x, rilanciando a 180.000. Dopo il fold di Jason Koon, la parola torna a "Luckychewy", che dopo qualche istante di riflessione annuncia l'allin. Brewer ovviamente non gli fa neanche finire la parola e le mette tutte in mezzo anche lui, per uno showdown che è reso ancora più estremo dalle carte foldate da Jason Koon, che erano k 10 e che dunque sottraggono due carte utili a Lichtenberger. Le odds, in questo momento, dicono quanto segue:

  • a a di Chris Brewer: 84,5%
  • k 10 di Andrew Lichtenberger: 15,5%

Senza le due carte bruciate da Koon, le odds sarebbero state 81,5% vs 18,5%.

Il flop è già un colpo al cuore per Brewer, perché k 3 4 significa top pair e progetto di colore per il suo avversario. A questo punto i due sono in coinflip, con gli assi che sono sempre avanti 54% a 46% per via di quelle due carte bruciate, altrimenti la situazione sarebbe 50,2 vs 49,8.

Quando sul turn scende l' a , la situazione si ribalta in tutti i sensi. Ora è Lichtenberger molto avanti, ma lo è un pelo di più proprio perché una delle carte che servirebbero a Chris Brewer per ribaltare la situazione è proprio il K di fiori foldato da Koon. Le carte utili a Brewer non sono dunque 9 ma soltanto 8: a , k , 4 , 4 , 4 , 3 , 3 e 3 . Infatti il river è solo un inutile 7 e l'incubo si è materializzato.

Ancora una volta Chris Brewer esce in bolla di un Super High Roller, ancora una volta partendo da una situazione di enorme vantaggio. Come sempre, però, lo statunitense è un fuoriclasse anche nell'accettare queste pieghe spiacevoli della sorte, con le quali comunque ogni professionista deve provare a convivere.

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Il video dello scoppio

Ecco il video completo di questo incredibile colpo, disponibile grazie al profilo Twitter/X di PokerGO

E ora il WPT da 1 milione

Chris Brewer ci riproverà, anzi rilancia. Infatti è delle ultime ore la conferma che al WPT Big One For One Drop, torneo dal buy-in di 1 milione di dollari che si terrà a Las Vegas in dicembre, ci sarà anche lui, oltre a Phil Ivey e agli altri (Dan Cates, Nick Petrangelo, Rick Salomon, Talal Shakerchi e David Einhorn) che al momento hanno dato la loro adesione.

Immagine di copertina: Chris Brewer (courtesy PokerGo Twitter/X)

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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