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Il lato oscuro di Darvin Moon

Darvin MoonSpuntato dal nulla e ormai diventato famoso per il secondo posto al Main Event delle WSOP 2009, Darvin Moon deve sicuramente una parte della sua popolarità anche al fatto di essere diventato, nell’immaginario collettivo, l’eroe buono del poker, quello che ha rifiutato ogni contratto di sponsorizzazione pur di rimanere fedele ai proprio convincimenti.

Ma se fino a qualche giorno fa dichiarava fiero “Non esiste denaro al mondo che possa comprare la mia libertà e felicità”, Moon ha anche incuriosito i più ammettendo candidamente “L’ultima volta che ho firmato un autografo è stato quando sono uscito di prigione”.

E a chi si chiedesse cosa potesse nascondere tale affermazione, ecco che a far luce sulla questione sono intervenuti alcuni quotidiani del Maryland (stato di provenienza di Moon) che, da buoni giornalisti, hanno indagato e fatto luce sul passato del 45enne taglialegna di Oakland.
E quel che ne è venuto fuori non fa certo onore al buon Darvin, che può “vantare” un buon numero di disavventure con la legge.

E’ bastato, infatti, dare un’occhiata al casellario giudiziario per trovare che nel 2003 fu dichiarato colpevole, e messo in libertà vigilata prima della sentenza, per contraffazione e furto. Seguono tre accuse di emissione di assegni a vuoto nel 2004. Altre due accuse, poi ritirate, ancora per assegni a vuoto sempre nel 2004 e per molestie e persecuzione nel 2007.
Inoltre, dopo aver ammesso la sua colpevolezza, è stato multato per incendio di rifiuti e per aver violato il codice della strada, subendo anche la sospensione della patente.

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Dal casellario risulta però anche un Darvin Moon generoso, che ha pagato la cauzione per altre due persone: la prima volta nel 2002, a favore di Michael Anthony Inglese, condannato a 10 anni di carcere per detenzione e spaccio di droga e, nel secondo caso, per Albert Manuel Moon, giudicato colpevole per il reato di aggressione di secondo grado nel 2004.

Ma è la parte relativa ai debiti quella che probabilmente interesserà qualcuno più da vicino: da quanto risulta, infatti, Moon avrebbe pendenze per circa 20.000$ nei confronti della City National Bank della West Virginia, per circa 1000$ con la Miners and Merchants Bank e di almeno altri 13.000 dollari per prestiti da finanziarie.

Certamente i creditori avranno gioito alla notizia della recente ottima performance di Moon alle World Series of Poker, anche se pare proprio che ogni tentativo fatto fin’ora di contattare Darvin, sia attraverso il suo legale - Jack Turney - e sia direttamente alla camera dell Rio Hotel and Casino di Las Vegas, siano andati inesorabilmente a vuoto.

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