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poker circolo

Non solo “Prestige”, in un circolo a Ferrara 8 persone sorprese a giocare a cash game: vanno a processo

Dopo quasi 2 anni di indagini, 6 giocatori di Ferrara e 2 organizzatori sono stati rinviati a giudizio e dovranno rispondere dall’accusa di gioco d’azzardo illegale secondo il quotidiano “La Nuova Ferrara”.

Tutto è iniziato con il blitz nel giugno del 2021 con l’irruzione della Polizia che ha scoperto ai tavoli del circolo Rainbow della città estense, otto persone che stavano giocando “duro”, ca cash game. Così riportano le cronache di due anni fa. In realtà si scopre che ai tavoli ci fossero players di età compresa dai 40 ai 70 anni che hanno cercato “goffamente di nascondere banconote per un valore complessivo di 1. 265 euro”, dovrebbe trattarsi di una partita dai limiti non così alti.

Proprio in questi giorni gli organi giudicanti si sono espressi nell’udienza preliminare ed hanno deciso per il rinvio a processo di tutti gli imputati di Ferrara.

Il problema riguarda sempre il cash game, una modalità in certe zone d'Italia tollerata (lo vedremo in seguito) ma che non rientra nei giochi consentiti dalla giurisprudenza di legittimità della corte di Cassazione che punisce le fattispecie nelle quali è presente l’elemento della aleatorietà della giocata.

Durante l’action gli agenti hanno scoperto che i giocatori effettuavano pagamenti in denaro direttamente al dealer del tavolo (anche lui denunciato). A indurre i giudici a mandare a processo le otto persone è stata anche la prova di un foglietto che segnava le cifre in denaro accanto ai nomi dei partecipanti alla partita.

A processo vanno il titolare del circolo, i 6 players più il dealer.

Perché i circoli sono un elemento centrale per il movimento

Sono giornate calde per il poker live sia a Ferrara che Prato, ma è giusto però non perdere la bussola. I circoli dovrebbero essere considerati la linfa vitale del poker in Italia. I tornei di poker low stakes live vicino a casa nei club privati sono e saranno sempre la forma promozionale più naturale e divertente per le persone per avvicinarsi al texas hold’em sportivo, quando la competizione ai tavoli viene preservata in un ambiente sano.

Certo questa affermazione oggi suona impopolare, me ne rendo conto, alla luce dei fatti trasmessi su Italia 1, ma dobbiamo cercare di scindere il poker sportivo dai veleni, dalle polemiche e dalle cadute d'immagine.

Non possiamo fare l’errore di considerare quello che è successo a Prato o Ferrara come la rappresentazione dello stato del poker live oggi in Italia, seppur il video pubblicato sia stato molto forte. Bisogna ragionare in modo lucido anche se sono passati solo due giorni dal servizio delle Iene che ha testimoniato che al Prestige di Prato non si giocava solo a poker a torneo, ma c'è stata una pericolosa contaminazione di giochi da banco (così sembrano provare le immagini catturate in modo non del tutto corretto dagli inviati di Mediaset).

La "manipolazione" delle immagini denunciata dal Prestige

Ieri il Prestige ha fatto capire che si è giocato anche con una "manipolazione" delle immagini acquisite - dal loro punto di vista - in modo del tutto illegale. Per questa ragione, è meglio aspettare l'esito dei procedimenti nelle sedi competenti.

Oggi è facile essere tutti colpevolisti, le immagini parlano chiaro, ma come ho detto ieri, tra la realtà televisiva, quella che appare nei media e quella giudiziaria esistono molte sfumature. Ribadisco: fino a prova contraria, e fino a una sentenza definitiva, i 17 denunciati a Prato come gli 8 a processo a Ferrara, per noi oggi sono innocenti, però a prescindere dalle valutazioni legali, la caduta d'immagine del settore c'è stata purtroppo. E il poker live in Italia va tutelato, è necessario trovare soluzioni legali con una regolamentazione, ma di questo ne parleremo nei nostri prossimi editoriali.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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