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Non c’è che dire, le recenti rivelazioni di Brian Hastings sulla vittoria contro Isildur1 hanno scatenato un vero e proprio dibattito, circa le possibilità che lo svedese sia stato vittima di una collusion.
Ricordiamo brevemente i fatti: dopo avergli inflitto una impressionanente batosta da 4 milioni di dollari, Hastings aveva candidamente ammesso - dal suo blog personale - di aver trovato le giuste contromisure grazie allo studio congiunto con i top-coach del Team di Cardrunners, Brian Townsend e Cole South.
A seguito di ciò, su tutti i forum più importanti del mondo, dal nostro in Italia fino a Twoplustwo negli Stati Uniti, in molti hanno iniziato a chiedersi se l’accaduto non sia altro che una palese violazioni di quanto previsto nei termini e nelle condizioni di utilizzo della piattaforma di Full Tilt Poker (qui trovate l'articolo sull'ammissione di Hastings).
Richiamando infatti le disposizione della room e andando al punto 2, che si occupa specificamente di hand-history e di software per il data-mining, viene chiaramente specificato che tale attività permette ad un giocatore di ottenere informazioni su un avversario senza averci giocato contro, e ciò vuol dire avvantaggirsi su di lui in maniera scorretta. Pertanto, come testualmente riportato, “ai giocatori non è permesso usare le hand history di mani a cui non hanno personalmente partecipato. E’ proibito l’uso di software specifici per la raccolta di dati su giochi a cui non si è preso parte”.
Assodato ciò, il problema sta quindi nel come va interpretato lo scontro fra Hastings e Isidulr1. Sappiamo tutti che chiedere consigli su come si è giocato in alcune mani fa parte delle attività principali per migliorare il proprio gioco, ma condividere con altri quelle raccolte contro un avversario - al fine di trovare una strategia vincente - può rientrare in tale contesto? Hastings e Townsend hanno rispettato i termini o possono essere accusati di collusion?
Full Tilt Poker non si è espressa in merito, e tra gli utenti favorevoli o contrari a tale ipotesi l’idea più gettonata sembra essere quella che forse Hastings avrebbe fatto meglio a tacere. E mentre i vari railbirds sentono già la mancanza delle scorribande virtuali del misterioso svedese che, spuntato dal nulla, aveva inflitto sonore sconfitte ai pro online più famosi, Isildur1 – almeno in questi ultimi 7 giorni - ha rifatto comunque una timida apparizione, ma naturalmente niente a che vedere rispetto alla frenetica attività sui soliti 6-8 tavoli a cui ci aveva abituato negli ultimi tempi. Per lui un totale di circa 6000 mani giocate e, purtroppo ancora una volta, un passivo di 600.000 dollari.
