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Rush Poker, presto esteso ad ogni variante?

Chris FergusonIl rush poker, introdotto da Full Tilt Poker nel cash game, ha aperto una breccia nel modo stesso di concepire questa specialità: grazie alla possibilità di giocare dalle 200 alle 300 mani orarie cambiando continuamente il proprio tavolo una volta foldato, questa modalità sta riscuotendo un’incredibile successo.

 

Difatti, Chris Ferguson – giocatore di fama internazionale e azionista della piattaforma – ha recentemente parlato dell’intenzione di estendere questa variante anche alle altre specialità di cash game diverse dal No Limit Hold’em, fino ad arrivare ai tornei.

Se gli appassionati sono divisi circa il futuro del Rush Poker, Ferguson pare non avere dubbi al riguardo: “Lo adoro, mi piacque subito fin da quando ne sentii parlare per la prima volta. Perché possa funzionare, tuttavia, c’è bisogno che il bacino di utenza dei giocatori sia grande abbastanza. Abbiamo intenzione di renderlo disponibile per altri giochi, così come lo è già per il Pot Limit Omaha e l’Hold’em”.

Pare insomma che in un prossimo futuro anche i giocatori che si cimentano nelle cosiddette varianti minori avranno la possibilità di confrontarsi con il rush poker: “Penso che lo renderemo fruibile per ogni gioco che abbia players a sufficienza, incluso lo Stud, in modo che l’azione venga velocizzata”.

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Full Tilt Poker sta evidentemente puntando molto su questa novità, ed il motivo è facile da intuire. Più mani orarie significa molta più rake guadagnata da parte della room a parità di tempo, senza contare che il fatto che al momento vi si possa giocare solo su di una piattaforma convoglia tutto il traffico potenziale verso i propri tavoli.

D’altra parte, anche i giocatori possono riscontrare diversi vantaggi: più mani orarie significano più profitto a parità di tempo, inoltre il Rush Poker è per sua natura destinato ad attrarre anche molti giocatori occasionali, che notoriamente fanno la felicità di quelli più esperti.
Tutti contenti, dunque? Al momento così pare, tanto che Chris Ferguson si sofferma anche sulla possibilità di introdurre tornei che abbiano questa caratteristica: “Avere dei tornei che presentino la struttura del Rush Poker rientra certamente nei nostri programmi. In effetti, i tornei potrebbero essere il palcoscenico ideale perché questa nuova formula acquisti un successo definitivo”.

Quella che è stata la novità del 2010 nel mondo del poker online sembra pertanto in piena espansione, anche se appare difficile poter stimare con precisione la reazione degli utenti nel lungo periodo a questo tipo di innovazione.
Di sicuro, Full Tilt Poker sta facendo di tutto per trasformare questo fiore all’occhiello in un vantaggio competitivo verso i concorrenti: d’altra parte per cercare di raggiungere la vetta è necessario inventarsi qualcosa di nuovo, ed il Rush Poker almeno al momento sembra una giusta risposta a questa complessa aspirazione.

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