Trovare l'eliminazione nel Main Event WSOP in 15° posizione può essere brutale a livello psicologico. Doversi alzare proprio quando il tavolo finale più prestigioso di tutti è a un passo può anche lasciare degli strascichi difficili da superare. Non è questo il caso di Michael Niwinski, giocatore canadese che grazie al piazzamento in 15° posizione nell'ultimo Main Event si è tolto un grande peso di dosso. Ha parlato di questo,di William Kassouf e degli altri November Nine in un'intervista per Pokerlistings.com.
"Il risultato ottenuto alle WSOP ha stravolto la mia vita", confessa il player di Vancouver, che nella sua carriera live ha vinto $441.335, di cui $427.930 solo con il piazzamento del Main Event. "Prima delle WSOP ero molto motivato a grindare online per potermi mantenere. Sai, devi guadagnare una certa somma per pagare le bollette. Non che non andasse bene online prima di Las Vegas, ma posso dire che ora la pressione è sparita".
Con quasi mezzo milione di dollari vinti, Michael è tornato a Vancouver con un'altra consapevolezza. E anche con meno stimoli: "Non sono più preoccupato com'ero prima di dover giocare un certo numero di ore. Sto lavorando sugli stimoli e per ora sto facendo fatica a ritrovarli".
Michael Niwinski racconta di aver iniziato a giocare a soldi finti quando aveva 13 anni (il gioco è severamente vietato ai minorenni) e di aver iniziato con i soldi veri non appena compiuto il 18° anno di età. In breve tempo è riuscito a scalare i livelli, ma la sua non è la tipica storia del ragazzino prodigio che dai freeroll sale fino agli high stakes. Prima di volare a Las Vegas, Michael era uno dei tanti grinder nella giungla dei mid-stakes. Per questo motivo il 15° posto nel Main Event WSOP non è motivo di delusione ma, al contrario, di grande gioia: non essendo un giocatore in grado di vincere centinaia di migliaia di dollari all'anno, intascarne $427.930 in una volta sola è una svolta non da poco.
Per lui, quindi, nessun rimpianto, nemmeno sulla mano che lo ha estromesso dal torneo: ha chiamato il push di Gordon Vayo con A-J, ritrovandosi contro A-K. Ciò che lo tormenta maggiormente è invece il modo in cui è apparso nelle puntate di ESPN, in particolare nel momento in cui ha scelto di non stringere la mano a William Kassouf. Un gesto che gli ha portato moltissime critiche e di cui ora si pente: "Non gli ho stretto la mano ed è stato intenzionale, è vero. Se potessi tornare indietro non lo rifarei. Non perché non abbia problemi con lui, ammetto che in quel momento lo odiavo e speravo che uscisse, però avrei dovuto stringergli la mano come rispetto verso la persona e al tempo stesso essere felice della sua eliminazione".
Niwinski è stato infatti tra i giocatori che più hanno patito il britannico, ma ci tiene a precisare che il problema non era la parlantina inarrestabile quanto il suo perdere tempo in ogni singola mano: "Mi piace Will, penso che sia bello vedere qualcuno comportarsi diversamente da tutti gli altri. Solitamente tutti stanno zitti, un giocatore che parla è rinfrescante. Il mio problema con lui è il tempo che ci impiegava a prendere le decisioni. Al secondo livello del Day 7 il nostro tavolo ha giocato 26 mani, l'altro ne ha giocate 40".

Anche se non gli ha stretto la mano e lo ha attaccato per le tempistiche, Chris Niwinski, a mente fredda, si sente in dovere di difendere Kassouf: "Griffin gli ha urlato contro con molta più forza di ciò che si sente in televisione. Si potevano sentire le sue urla a duecento metri di distanza. Penso che Will sia riuscito a entrare nella testa di Griffin. Will ha subito degli abusi non necessari, come Cliff (Josephy, ndr) che lo ha chiamato "pagliaccio". Matt Moss gli ha addirittura detto che aveva il QI di un pappagallo. Se devo essere oggettivo alcuni commenti nei confronti di Kassouf sono stati eccessivi".
Ormai entrambi hanno lasciato Las Vegas, ma se il chiacchierone di Leicester è impegnato all'EPT di Malta, Michael Niwinski sta per imbarcarsi nuovamente per Sin City. Il giovane grinder è stato infatti invitato da Cliff Josephy per supportarlo. Sarebbero potuti essere entrambi november nine, e invece il canadese sarà solamente nel rail. Nessun problema per lui: la somma vinta con il 15° posto gli ha cambiato la vita.