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Il cash game .com crolla nell'ultimo anno: traffico -19%, l'action si sposta verso Spin e Mtt

Che il cash game non sia più il gioco preferito dei pokeristi è risaputo e le conferme arrivano dai dati "macro-economici", con un trend che ogni anno si conferma tale con una perdita dell'action in doppia cifra. Nulla di sconvolgente, tutto in linea con i dati dei mercati europei che metto in evidenza una forte crescita del poker in modalità torneo.

Nel mese di agosto l'action è ridotta al minimo ed è al netto dalle grandi serie che partono in autunno in tutte le piattaforme. Per questo motivo i dati sono significativi.

C'è da premettere che oramai il mercato del dot com è sempre meno indicativo perché non tiene conto né dei mercati segregati europei né di quelli regolamentati americani.

Mercati emergenti

Di fatto, l'action è influenzata soprattutto dai mercati emergenti, in particolare quelli asiatici (come India e Cina) più Georgia e Russia (nonostante l'oscuramento). La media ad agosto dei giocatori collegati in simultanea è di circa 14.700, in calo del 19% rispetto allo stesso periodo del 2016.

C'è da dire che rispecchia, come detto, il trend delle ultime stagioni: ogni anno, in genere (come riporta il sito di rilevamento dati PokerScout) il calo in media è del 17%.

Nell'interessante relazione pubblicata da PokerIndustryPro, si mette in evidenza che oramai l'action, nella maggior parte delle piattaforme, si è spostata verso i tournaments ed in particolare nei Sit Lotteria che sono di gran lunga più attrattivi, per i players, rispetto al cash game. Come detto, questa teoria è supportata dai dati ufficiali dei mercati regolamentati.

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PokerStars.com

A contribuire senza dubbio a questo declino inarrestabile dell'action nel cash sono i dati di PokerStars.com che segnano un -19,7% (più alto rispetto alla media dell'industria). Ad agosto ha fatto segnare il punto più basso con 10.123 seats occupati in contemporanee come media. L'operatore però mantiene il 66% di market share nel cash.

C' da dire che agosto è stato il primo mese pieno sul .com con il nuovo programma ricompense Stars Rewards. Nel secondo trimestre 2017, Stars Group ha mostrato un ribasso del 5,9% delle revenues derivanti dal poker: un dato coerente con le recenti politiche volute da Toronto, volte a diversificare sugli altri giochi (scommesse e casinò).

888Poker, iPoker, PartyPoker e Microgaming

Se Sparta piange, Atene non ride. 888Poker ha mostrato ai suoi tavoli di cash game una diminuzione (nel confronto agosto 2017-2016) pari al 16,8%. In 888 però trapela che l'action nei Blast (i sit lottery) è in crescita importante.

Incredibile invece la crescita di PartyPoker, pari al 21%. Perde terreno iPoker (10,5%), mentre Microgaming, dopo un 2016 importante, mostra segni di cedimento: -19% annuale (-20 a luglio e 35% ad agosto).

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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