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Quando Trump ammise: "sono diventato un gambler!" . Il Taj Mahal diventerà Hard Rock

La lunga ed estenuante telenovela del mitico casinò di Atlantic City, Trump Taj Mahal, fondato proprio da Donald Trump nel 1990 è giunta all'epilogo. E' arrivata la tanto attesa luce verde sul passaggio di proprietà che rilancerà la perla del New Jersey.

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Il casinò si trasformerà nell'Hard Rock Hotel & Casino Atlantic City e passerà sotto la proprietà dei nativi indiani Seminole della Florida, azionisti di riferimento della nota catena mondiale dell'intrattenimento.

La sala da gioco cambierà in maniera radicale: sarà rinnovata con un investimento di 375 milioni di dollari. La presentazione del progetto è avvenuta con una sfarzosa press conference, alla quale hanno partecipato diversi vip (musicisti ed attori) legati all'Hard Rock che punta ad organizzare una  serie di concerti di primissimo piano per rilanciare Atlantic City.

L'inaugurazione è prevista nel 2018 ed è una grande notizia per l'indotto e l'occupazione del depresso stato del New Jersey. Solo per la ristrutturazione è previsto l'impiego di circa mille persone, più altre 3mila per la gestione dell'hotel e casinò, fondato dall'attuale presidente degli Stati Uniti nel 1990.

 

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Per Donald Trump il “Trump Taj Mahal” ha rappresentato un bel business a spese degli azionisti (aveva caricato i debiti del gruppo sulla società di gestione dei casinò appena quotata in borsa). Nei primi anni, l'immobiliarista newyorkese è stato coinvolto al 100% dalla gestione del casinò, a tal punto di ammettere, in un'occasione di essere "diventato un gambler".

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Trump racconta che nel 1992, durante una sfida aperta (durata mesi) con lo scommettitore high roller giapponese Akio Kashiwagi (sospettato di intrattenere legami con la mafia Yakuza e trovato ammazzato qualche anno dopo nella propria casa nel Sol Levante ), si sentì coinvolto a 360 gradi nel gambling. Decise di ingaggiare un matematico per vincere questa difficile battaglia per la sopravvivenza. Il banco rischiò di saltare in più occasioni.

Nel libro "The Art of the Comeback", Trump ammise: "Kashiwagi mi fece diventare un gambler". Alla fine riuscì a vincere la sfida ma fu difficile e dopo molti mesi di stress alle stelle.

Gli anni novanta rappresentano l'età dell'oro per Atlantic City, ma il vento cambiò nel 2000 con l'apertura dei casinò nel vicino stato della Pennsylvania che hanno indotto molti newyorkesi a dire addio ad Atlatic City.

Nel frattempo Trump ha venduto con un tempismo perfetto (con le azioni oramai crollate e la società piena di debiti) e la crisi ha fatto cadere il casinò in una crisi profonda, fino alla bancarotta e alla gestione dell'amico finanziere Carl Icahn.

L'arrivo di una catena come Hard Rock è senza dubbio una garanzia per il futuro della casa da gioco, passata alla storia dopo le riprese nel 1998 in The Rounders.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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