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Tassa sulla fortuna, lascia o raddoppia? Stangata sui giocatori, possibile prelievo del 12,5% sulle vincite

In Italia tassano tutto, anche la fortuna. Eh si, come sapranno i ben informati, dal 2012, alle vincite superiori ai 500€ viene applicato un prelievo del 6%. Come diceva il saggio: "la fortuna è cieca ma il fisco ci vede benissimo".

gambler

E così da quasi cinque anni i nostri giocatori, pagano di fatto due volte le tasse: in primis alla fonte (e sono i concessionari a versarle all'erario) e poi.... se sono fortunati, devono rinunciare ad una parte della vincita a favore dell'Erario.

Sia chiaro, averne di problemi del genere ogni giorno, però i giochi di pura fortuna hanno un payout già molto basso e rischiano di diventare poco attrattivi per i giocatori.

La tassa della fortuna riguarda i giochi di pura casualità, come ad esempio il SuperEnalotto, I Gratta e Vinci, Superastar, Si vince tutto, Win for life, video lottery e lotterie varie.

Presto però per i fortunati gamblers potrebbe prospettarsi una bella stangata con il raddoppio dell'aliquota: dal 6& al 12,5%.

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Oltre alla stangata riservata ai più fortunati, il Governo sta pensando anche ad aumentare la base d'asta per il SuperEnalotto che da 100 milioni di euro dovrebbe passare a 300. Nella manovra correttiva voluta dalla Commissione Europea (mancano all'appello circa 3 miliardi di euro), non rientrerà invece la super tassa sulle sale giochi.

Fonti del Governo confermano che tale misura sarebbe incoerente con le attuali politiche dell'esecutivo volte ad una riduzione del numero di sale ed agenzie sul territorio. Il raddoppio della tassa sulla fortuna è invece un'ipotesi al vaglio dei tecnici del Ministero dell'Economia: nulla è ancora stato deciso ma la misura potrebbe essere adottata.

Non viene applicato nell'online, nel caso contrario vi sarebbe un esodo dei giocatori verso i siti concorrenti esteri. Su internet la percentuale è più alta di players consapevoli e pensanti, in particolare nel poker e nelle scommesse, ma stiamo parlando di skills games, dove gli edges sono molto bassi e gli attori in gioco devono ponderare qualsiasi particolare, rake e tasse in primis.

 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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