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I bad boys del poker: i players che amano vivere sul filo del rasoio e della legge

La maggior parte dei poker players di fama mondiale – appartenenti all’ultima generazione – sembrano ragazzi con la testa sulle spalle, geni della matematica, cresciuti tra le mura di casa, con i muscoli ben allenati nella dura palestra dell’online e non in qualche bisca di New York o nel pazzo mondo dei casinò di Las Vegas.

Quando parli del mondo del poker, tutto è relativo,  non devi mai perdere di vista che è comunque un settore borderline per certi versi (pensiamo solo che i tornei live si disputano nei casinò…), ma i ventenni di oggi che dominano la scena mondiale sembrano essere orientati quasi esclusivamente all’action (vedi i vari Holz, Panka e Haxton per fare i primi tre nomi a casaccio).

Insomma, gli eredi dei vari Matusow sembrano avere un passo diverso, pur sempre con le eccezioni del caso. Parliamo naturalmente del field internazionale.

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Quei bravi ragazzi

La old generation metteva sul piatto del grande pubblico, personaggi di ogni tipo, sia campioni “casa e poker” (come il nostro Pescatori o Galfond) che veri e propri demoni. Negli anni d’oro del giochino forse c’erano “attori” più divertenti, ma spesso questi “fenomeni” vivevano al limite delle loro possibilità, con vizi di ogni tipo (donne, droghe, gambling e gestione del bankroll molto allegra).

Come non ricordare il più grande di tutti i tempi: Stu Ungar, o il re Phil Ivey ed il suo debole per il gambling puro (dadi, baccarat etc) o il mitico Scotty Nguyen, spesso ubriaco ai tavoli televisivi. Ma anche il primo Isildur1 (siamo nel 2008) che si ballava milioni alla faccia della gestione del bankroll (andò rotto nel giro di pochi mesi). Sono passati 8 anni ma il biondo svedese continua a dominare la scena degli high stakes (si spera però con un budget diverso alle spalle).

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Mike Matusow, il bad boy per eccellenza (photo courtesy of PokerListings)

I bad boys del poker

Ci siamo divertiti ad individuare alcune figure che continuano a far discutere e che vivono borderline, ai limiti della legge e che non hanno nella disciplina il loro punto di forza. Si tratta di personaggi a cavallo tra le ultime due generazioni. Il criterio che abbiamo scelto è proprio il loro rapporto con le autorità ed il rispetto delle regole.

Tedd Forrest e gli assegni scoperti

Non si può non iniziare questo viaggio con Tedd Forest, capace di ballarsi qualsiasi cifra in assurde prop bet. E’ considerato uno dei più forti giocatori di tutti i tempi in alcune varianti americane, in particolare nello stud cash game high stakes che gli ha permesso di vincere decine di milioni a Vegas, nei primi anni 2000. Ha vinto 6 braccialetti alle WSOP. Tra il 2012 e il 2013 ha emesso degli assegni non coperti al favore del casinò Wynn di Las Vegas. Pochi giorni fa, per lui è scattato il mandato di arresto. Rischia 14 anni dietro le sbarre.

Mike Matusow e le droghe

Il declino di Forrest sembra che sia iniziato 6 anni fa, quando vinse una scommessa contro Mike Matusow che poi non onorò il debito da due milioni con l’ex amico e collega.

Proprio Matusow è il bad boy per eccellenza nel mondo del poker. Nel 2003 fu arrestato per droga: per 6 volte è stato fermato dalla polizia per lo stesso motivo ed ha dovuto scontare in carcere le sue colpe: è stato ospite del centro di detenzione della contea di Clark (Las Vegas) per almeno 6 mesi.

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La parodia per sdrammatizzare l’arresto di Greg Raymer

Greg Raymer e il giro di prostitute

Anche l’ex campione del mondo ed avvocato Greg Raymer ha conosciuto l’umiliazione delle manette. Sembrava solo un brutto scherzo ed invece si è rivelato un affare serio: nel 2013 è stato arrestato per essere stato sorpreso con diverse signorine a pagamento in Carolina del Nord. Con 75 ore spese al servizio della comunità da parte del buon Greg, le accuse formali nei suoi confronti sono state ritirate. Sono ragazzate…

Dan Bilzerian mentre innesca l'esplosione con un proiettile di fucile
Dan Bilzerian mentre innesca l’esplosione con un proiettile di fucile

L’esplosivo Dan Bilzerian

Un altro che ama mettersi in situazioni difficili è Dan Bilzerian. Certo, lui non è proprio un poker pro (anche se testimoni autorevoli hanno confermato le sue vincite milionarie negli home games di Hollywood) ma è comunque molto noto alla comunità pokeristica ed è identificato dal mondo esterno, come un giocatore (seppur erroneamente).

Dan ha avuto diversi problemi con la giustizia fin da ragazzo, quando fu denunciato per detenzione illegali di armi. Due anni fa l’ha combinata grossa, divertendosi nel deserto del Nevada a far saltare con esplosivi vecchi autocarri in disuso, con esplosivi ed armi pesanti. Ha pensato bene di filmare tutto e condividerlo sui social.

Risultato? Una perquisizione da parte della polizia che ha scoperto la presenza di esplosivi nella sua residenza di Las Vegas: più di 90 chili di una miscela di polvere infernale. Dan ha fatto per due volte (senza completarlo) il corso dei Navy Seal (specializzati proprio nell’assemblaggio e nell’uso di queste materie). Grazie ai suoi avvocati se l’è cavata con un patteggiamento (gli è stato riconosciuto un reato minore) e il pagamento di una multa di circa 17.000$. Ma d’altronde cosa c’è da aspettarsi? Il padre è stato un buon maestro in questo. 

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Dan Bilzerian e le sue donne: anche il buon Sheikan sembra non essere stato da meno…

Shawn Sheikan: il donnaiolo

In guai grossi si è ritrovato Shawn Sheikan, 11esimo nel WSOP Main Event del 2005. E’ noto anche per i suoi frequenti scontri dialettici proprio con Mike Matusow (lui c’è sempre…). Come l’amico rivale è stato più volte nel mirino delle autorità. Di origini iraniane, nel 1995 fu coinvolto in uno scandalo con prostitute ed un altro oscuro episodio a sfondo sessuale, l’ha visto protagonista con una minorenne di 17 anni. Fu condannato e scontò 9 mesi di carcere e fu messo in liberà vigilata per 5 anni. Sia nel 1995 che nel 2007 il dipartimento per la Sicurezza Nazionale ha richiesto l’espulsione,  ma senza successo. Si dice che abbia speso una fortuna, mantenendo relazioni con diverse amanti sparse per gli States.

Bryan Micon e la room non legale

Uno dei casi più recenti riguarda Bryan Micon che nel 2015, dal Nevada, giocava su una poker room non autorizzata: SealsWithClub (sito che usava bitcoin). Il procuratore generale Adam Lexalt ha deciso di perseguirlo per dare il buon esempio e diffidare altri pokeristi a cadere in tentazione. Micon è fuggito ad Antigua ma è stato restituito nel giugno del 2015 alle autorità americane che lo hanno affidato alla giustizia. Inizialmente è stata chiesta una pena detentiva di 10 anni, ma è riuscito a patteggiare, ottenendo una condizionale e una multa di 25.000 dollari.

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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