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Phil Ivey infuriato: "non giocherò mai più al Wynn"

Phil IveyAnche lui, imperturbabile e proverbiale "poker face", ogni tanto perde la pazienza. Sua maestà Phil Ivey è andato su tutte le furie l'altra notte al Casinò Wynn di Las vegas, in una escalation di nervosismo, urla ed accuse che lo hanno portato ad abbandonare la sala, a suo dire per sempre.

Cerchiamo di ricostruire l'accaduto. Ivey si trova a un tavolo di "craps": si tratta di un gioco con i dadi, molto diffuso in USA, in cui i giocatori puntano sull'uscita di un determinato numero sul lancio di una coppia di dadi.
L'altra notte è accaduto che, dopo l'ultimo lancio, uno dei due dadi si arresta leggermente in bilico contro una parete. Con il numero uscito Phil avrebbe preso la scommessa, ma si accorge che il supervisore non è dello stesso avviso. Arriva un altro floorman e anch'egli opta per una decisione contraria al campione di Full Tilt Poker, che a questo punto va su tutte le furie.

"Sono anni che gioco a dadi e non ho mai visto nulla di così ridicolo!", esclama Ivey che poi promette solennemente di non mettere più piede al Wynn. Non contento, Phil rincara la dose puntando l'indice contro il primo dei due floormen ed esclamando "Se mi vedrai di nuovo qui a giocare a dadi, ti succhierò il c****!". E girandosi verso l'altro supervisore conclude "Anche il tuo!"

Un tavolo di 'craps'Un Phil Ivey trash talker come non si era mai visto, e come sicuramente non si vedrà mai a un tavolo da poker. Appare curioso come il personale dello storico Casinò di Las Vegas non abbia avuto un occhio di riguardo verso un cliente molto munifico: secondo i bene informati, Ivey suole giocare e perdere cifre importanti, a "craps". Nell'occasione, ad esempio, il campione da Riverside ha lasciato sul tappeto verde chips per circa 650mila dollari, non curandosi ovviamente di ritirarle personalmente ed incaricando di questo uno degli amici al suo seguito.

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In questo caso, un ruling a favore del cliente sarebbe stato probabilmente la decisione più saggia, da parte della direzione del casinò.

Ora infatti, Phil Ivey andrà di certo a divertirsi col suo dispendioso passatempo in qualche altra casa da gioco di Sin City. Fossimo nei panni di quel floorman, non ci sentiremmo così sicuri del nostro posto di lavoro..

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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