Sono passati pochi giorni dall’addio del direttore marketing di Pocket Kings Lothar Rentschler che un altro dirigente lascia la galassia della red room: questa volta è stato il turno di Chris Porter, manager del Full Tilt Poker Team Pro.
Dalle prime indiscrezioni sembra che Porter abbia rassegnato le dimissioni e la notizia è indicativa sulla rivoluzione in corso nella stanza dei bottoni del gruppo. Da settimane si parla della chiusura del dipartimento internazionale di Tilt. Non a caso, sono stati licenziati diversi dipendenti negli States, visto che la room non può più accettare giocatori residenti a quelle latitudini.
L’addio di Porter rientra quindi in una logica aziendale conseguente al black-friday ma vi sono anche altre motivazioni: il dirigente si occupava soprattutto di marketing (in particolare operazioni di affiliazione e rake-back) ed era alle dirette dipendenze proprio del dimissionario Rentschler.
Al proprio posto negli USA è invece rimasto Richard Bitar, il fratello dell’amministratore delegato Raymond Bitar, passato agli onori delle cronache per aver autorizzato alcune operazioni finanziarie particolarmente onerose a favore di Phil Ivey. E’ sempre operativa negli Stati Uniti anche Michele Clayborne, pr del sito di poker e per anni assistente personale di Howard Lederer, nonché famosa per essere stata protagonista di un recente e durissimo scontro verbale proprio con Ivey.
Al momento risultano intoccabili le persone di fiducia dei due boss di Full Tilt Poker ma i potenziali nuovi investitori vogliono le teste di chi fino ad ora ha gestito la red room. Una lotta che si sta riflettendo in modo negativo sulle trattative e che rischia di danneggiare oltre misura i players.
Cosa ne pensi della rivoluzione all'interno di Full Tilt Poker? Esprimi la tua opinione sul nostro forum!