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Chris Porter: un altro top manager lascia Full Tilt

chris-porterSono passati pochi giorni dall’addio del direttore marketing di Pocket Kings Lothar Rentschler che un altro dirigente lascia la galassia della red room: questa volta è stato il turno di Chris Porter, manager del Full Tilt Poker Team Pro.

Dalle prime indiscrezioni sembra che Porter abbia rassegnato le dimissioni e la notizia è indicativa sulla rivoluzione in corso nella stanza dei bottoni del gruppo. Da settimane si parla della chiusura del dipartimento internazionale di Tilt. Non a caso, sono stati licenziati diversi dipendenti negli States, visto che la room non può più accettare giocatori residenti a quelle latitudini.

L’addio di Porter rientra quindi in una logica aziendale conseguente al black-friday ma vi sono anche altre motivazioni: il dirigente si occupava soprattutto di marketing (in particolare operazioni di affiliazione e rake-back) ed era alle dirette dipendenze proprio del dimissionario Rentschler.

Al proprio posto negli USA è invece rimasto Richard Bitar, il fratello dell’amministratore delegato Raymond Bitar, passato agli onori delle cronache per aver autorizzato alcune operazioni finanziarie particolarmente onerose a favore di Phil Ivey. E’ sempre operativa negli Stati Uniti anche Michele Clayborne, pr del sito di poker e per anni assistente personale di Howard Lederer, nonché famosa per essere stata protagonista di un recente e durissimo scontro verbale proprio con Ivey.

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Al momento risultano intoccabili le persone di fiducia dei due boss di Full Tilt Poker ma i potenziali nuovi investitori vogliono le teste di chi fino ad ora ha gestito la red room. Una lotta che si sta riflettendo in modo negativo sulle trattative e che rischia di danneggiare oltre misura i players.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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