In Svezia i misteri e gli intrighi sono all’ordine del giorno nel poker online: i giovani talenti si nascondono nell’ombra per non essere scovati dalla temuta agenzia delle entrate. Da Isildur1 a Martonas, gli esempi eclatanti si sprecano. Il mondo dell’online ha però bisogno di nuovi enigmi e lo sconosciuto grinder scandinavo Lindqvro ha fatto di tutto per guadagnarsi spazio e notorietà, distruggendo, in una frenetica sessione su Full Tilt Poker, nei tavoli 25$/50$ Pot Limit Omaha heads-up, niente meno che Daniel ‘jungleman12’ Cates, il re degli High Stakes 2010, colui che poche minuti prima aveva battuto il nostro Filippo Candio, spingendo il November Nine azzurro in rosso di 46.000$.
Il ragazzo svedese ha piazzato un colpo niente male per quei limiti, prelevando - con apparente facilità - quasi 300.000$ dal conto dell’ “uomo della giungla”. Per gli appassionati degli High Stakes è come un film già visto, un déjà vu e sono in molti ad aver ribattezzato Lindqvro il nuovo Isildur1, ma siamo certi che non sia il classico fuoco di paglia degli High Stakes?
Diversi utenti del forum “TwoplusTwo” si sono spinti oltre ed hanno ipotizzato che dietro al misterioso nick, si celi proprio l’identità di Viktor ‘Isildur1’ Blom in incognito su Full Tilt Poker, essendo legato da un contratto di sponsorizzazione con PokerStars. Chi l’ha visto in azione ha affermato che il ragazzo sembra tutt’altro che uno sprovveduto: è riuscito a vincere, su quattro tavoli, con estrema decisione.
“Insidemanpoker”, utente storico del forum statunitense, si è lasciato andare ad un’esclamazione eloquente: “Isildur1 is back!”. Isildur1 è tornato su Full Tilt Poker da clandestino? L’ipotesi – al momento - sembra da fantascienza: Viktor Blom rischierebbe la rescissione immediata del contratto di sponsorizzazione che ha inseguito una vita. E’ consapevole che la poker room più famosa del mondo ha investito molto su di lui sia a livello economico che di immagine. Ed inoltre che interesse avrebbe sfidare jungleman12 su una room concorrente quando può tranquillamente affrontarlo su PokerStars? Ha battuto Daniel Cates solo due settimane fa, nel SuperStars Showdown e non avrebbe senso incontrarlo di nuovo su Full Tilt, con tutti i rischi del caso.
E’ vero che “Lindqvro” sta grindando ad un ritmo discreto (3725 mani nelle ultime 24 ore) nei giochi 25$/50$, che sono gli stessi di Blom su Stars e che lo stile di gioco è simile tra i due connazionali, però gli indizi si fermano qui e sembrano troppo deboli. Elementi concreti non ce ne sono sull’identità della nuova stella scandinava. La verità forse è un’altra: Viktor Blom ha oramai gettato la maschera e l’ affascinante favola di Isildur1 è (in parte) finita alle Bahamas, ma il famelico mondo ‘gossipparo’ del poker online ha sempre bisogno di miti enigmatici. “Lindqvro” sarà all’altezza? Siamo solo alla prima puntata.