Vai al contenuto

Juanda: "perche' non sfido durrrr"

John Juanda e' unanimemente considerato come una delle menti pokeristicamente piu' raffinate al mondo. Il campione indonesiano, vincitore del main event delle World Series Of Poker Europe lo scorso ottobre, e' anche un fortissimo giocatore di high stakes e presenza frequente ai cosiddetti "nosebleeds" tables, quelli in cui sono soliti battagliare i migliori.

Eppure, Juanda (nella foto) non ha preso in considerazione l'idea di accettare la sfida di Tom "durrrr" Dwan, nonostante abbia tutte le credenziali tecniche ed "economiche" per farlo. Recentemente gli è stato chiesto il perchè, e il pro di Full Tilt si è espresso così:
"No, il pensiero non mi ha sfiorato neanche. Per fare bene contro un altro top player, devi poter esprimere il massimo del tuo gioco. Penso che Daniel Negreanu non abbia accettato per le mie stesse ragioni (leggi qui l'intervista delpokerstars pro sull'argomento). Non trascorriamo tutto il nostro tempo giocando a poker ultimamente, al contrario di questi ragazzi che passano 15 ore al giorno giocando su 5 o 6 tavoli per volta. E' un pò come nello sport, quando non ti senti in forma. Loro pensano al poker per tutto il tempo, e poi c'è anche un altro elemento importante: non mi considero un online player! Non riesco neanche a giocare su due tavoli, perchè già fatico abbastanza su uno. Quando gioco online sono distratto da telefonate, messaggini, televisione etc. Spesso guardo la tv contemporaneamente, magari mangiando, o parlando col mio assistente. Quando devo giocare su più di un tavolo, vado un pò in crisi perchè non è il mio pane."

Scopri tutti i bonus di benvenuto

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI