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Isai Scheinberg

Mondo Poker: Isai Scheinberg si dichiara colpevole a New York (deal in vista). PokerStars riapre in Slovenia

Black Friday: Isai Scheinberg si dichiara colpevole, pronto il deal extragiudiziale

Sta per volgere alla conclusione, dopo 9 anni, una delle vicende giudiziali che più ha scosso il mondo del poker online: l'inchiesta del "Black Friday" che vide nell'aprile del 2011, i procuratori federali del Distretto Sud di New York (competenti per reati finanziari) mettere alla sbarra ben 11 persone che gestivano il mercato negli Stati Uniti nel post UIGEA (la legge che impediva dal 2006 le transazioni finanziarie verso i siti di gioco).

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L'ultimo a mancare all'appello della giustizia statunitense era Isai Scheinberg. Come vi abbiamo raccontato, il fondatore ed ex proprietario di PokerStars si è consegnato ai procuratori federali un mese fa, dopo la richiesta di estradizione presentata alla Svizzera.

Il Dipartimento di Giustizia (DoJ) in un comunicato di poche ore fa ha dichiarato che Isai Scheinberg si è dichiarato colpevole dalle accuse.

Un successo per il procuratore federale di Manhattan Geoffrey S. Berman che ha proseguito il lavoro di Preet Bharara, il padre dell'inchiesta Black Friday che ha messo in ginocchio il poker mondiale e cambiato la geografia del settore.

Isai Scheinberg sarà l'undicesimo condannato. Filtrano però già rumors di un probabile accordo tra le parti. In una prima fase l'ex ingegnere canadese aveva rifiutato un deal extragiudiziale ed ha dichiarato la sua "non colpevolezza", pagando una cauzione di un milione di dollari per evitare la custodia cautelare in carcere.

Ricordiamo che la posizione di Scheinberg è differente rispetto agli amministratori delle altre poker rooms coinvolte nell'inchiesta: Full Tilt, Absolute Poker e UBPoker non riuscirono a rimborsare i giocatori, mentre PokerStars pagò i players e con un accordo (siglato proprio dal figlio Mark Scheinberg) pagò una multa extra e rimborso i clienti di Full Tilt (acquistandola).

Per questa ragione, nelle ultime settimane le parti sono riuscite a trovare un punto di incontro che sarà svelato in un prossimo comunicato. Per il DoJ però era importante arrivare ad una dichiarazione di "colpevolezza" per dare un senso diverso a tutta l'inchiesta, visto che Scheinberg era per i procuratori l'imputato per eccellenza in questo processo.

Dalla stampa statunitense si ipotizza di una condanna inferiore ai 5 anni di reclusione. Starà al giudice distrettuale Lewis A. Kaplan prendere una decisione finale e decidere se ratificare o meno l'accordo tra la pubblica accusa e gli avvocati di Scheinberg.

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Ricordiamo che gli altri 10 imputati sono riusciti a patteggiare pene molto più lievi.

Sei anni fa Isai Scheinberg si è allontanato definitivamente dalla gestione di PokerStars (dal 2011 al 2014 l'azienda è stata gestita ufficialmente dal figlio Mark) con la cessione ad Amaya Gaming di David Bazov per 4,9 miliardi di dollari.

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PokerStars riapre in Slovenia

La Slovenia era un mercato strategico per PokerStars perché molti grinder europei (anche italiani) che volevano giocare sulla piattaforma internazionale con liquidità mondiale, potevano farlo da Lubiana, Nova Gorica e tutto lo stato dell'ex Jugoslavia. Anche il vice campione del Mondo Dario Sammartino viveva in Slovenia (e si è trasferito in Austria).

Nel 2016 però c'è stato lo stop delle operazioni determinato dalla poker room, a seguito di una presa di posizione del Governo che ha deciso di regolamentare il gioco online. PokerStars è stata una dei primi operatori a presentare domanda per la licenza.

Poche ore fa, la versione slovena di Pokernews ha lanciato la bomba: PokerStars tornerà attiva in Slovenia, dopo 4 anni. di stop. Non si conoscono ancora i particolari dell'operazione, ma i giocatori potranno sempre godere della liquidità internazionale.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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