Isildur1 story (terza parte). Quando il misterioso Isildur1 sbarca su Full Tilt ed inizia a sfidare i giocatori più forti del Pianeta, parte inevitabile la caccia alla sua identità. Milioni di dollari passano in quel periodo (2009/2010) da una parte all'altra dei tavoli online con una facilità imbarazzante: l'action high stakes prende fuoco grazie a quel ragazzino di 19 anni.
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Imbattibile nel No Limit Hold'em
Si sa solo che è svedese, anche se sul forum 2+2 iniziano a fioccare le speculazioni: "Isildur1 è Viktor Blom, un regular di iPoker che con il nick Blom90 ha distrutto tutti i livelli nel cash game NLHE" svelano alcuni pro scandinavi. La voce fece il giro del web ma il diretto interessato smentì in maniera categorica.
Le prime sessioni vincenti contro Tom Dwan rivelano al mondo che Isildur1 è il numero uno nel No Limit Hold'em. Durrrr è costretto a passargli lo scettro. Sfiderà tutti i big, da Phil Ivey a Patrick Antonius che pensano solo ad una good run dell'amatore di turno Ma presto devono ricredersi.
I regular di Full Tilt capiscono che ai tavoli di No Limit Hold'em è veramente difficile batterlo ma comprendono che il ragazzino svedese ha problemi con il gioco ed accetta sfide anche in terreni a lui non più congeniali. Per questo l'Omaha rischia di rappresentare, nel 2009, il suo tallone d'achille, mentre dopo qualche mese nessuno osa sfidarlo nel NLHE.
"Ero un fish nell'Omaha, nel NLHE non avevo azione"
In un'intervista, due anni dopo, Viktor Blom capisce i suoi errori: "il Pot Limit Omaha è stata la causa principale delle mie perdite e mi ha portato al disastro. Nessuno voleva più affrontarmi nel NLHE ed io avevo bisogno di una certa azione”.
L'inesperienza nell'Omaha l'ha condotto ad un bilancio in passivo in pochi mesi: “Ero inesperto in quel tipo di variante perché avevo giocato la mia prima mano di PLO solo un anno prima ed avevo affrontato solo due regulars nei 100$/200$ ed il loro rendimento era stato migliore del mio. Ero ancora un fish in quel gioco”.
Sentirlo parlare così oggi fa venire i brivivi, considerando che gran parte delle vincite su PokerStars.com, le ha maturate ai tavoli PLO heads-up e Six handed. Per questo è uno dei giocatori più skillati in questa variante negli high stakes. Ma facciamo un passo indietro e torniamo a fine 2009, inizio 2010.

La storia di Isildur1 al bivio...
Isildur1, in quel periodo, cade però malamente nella trappola dei coach di CardRunners: Cole South, Brian Hastings e Brian Townsend. essendo dipendenti di Full Tilt, hanno accesso alla hand history di Isildur1 e studiano tutti i suoi trucchi: fold equity etc. Lo mandano in rovina, facendolo tiltare con una certa facilità.
Isildur1 perde 4,5 milioni di dollari in una sessione molto discussa da Brian Hastings, ma ancora oggi il player di Ranas non accetta la sconfitta. Stinger ed i suoi non potevano consultare l'hand history che era vietata dai regolamenti degli high stakes di Full Tilt.
"I CardRunners? Dei codardi!"
Isildur1 denuncia: “C’è stata collusion. Stavano dietro l’angolo ad aspettarmi. Sono dei codardi, persone che si nascondono mentre compiono le loro azioni. In una sessione contro Cole South nei 300$/600$ ero tiltato e 3-bettavo ogni mano. South stava vincendo ma ha deciso a sorpresa di lasciare l’action. In chat mi scrive: ‘devo andare’. Ho pensato: ‘costa sta facendo?’ e la rabbia aumentava ma in pochi secondi arriva Brian Hastings. Ma guarda che coincidenza! Molto probabilmente erano seduti vicino e da quel momento ho perso 4,5 milioni di dollari! Sinceramente non accettavo quella sconfitta per come era maturata, per il resto mi sentivo ancora ok. Dopo un po’ di tempo non pensavo più a tutti quei soldi”.
E' andato broke?
Dopo quella sconfitta tremenda il biondo ciuffo di Isildur1 scompare dai monitor degli high stakes di Full Tilt per quasi due anni. Tutti sono convinti che il ragazzo sia andato broke (il bilancio sulla red room al tempo era di circa -2 milioni di dollari). In realtà lo svedese si è ritirato da quel poker così competitivo per "troppo stress", perché Viktor ha ammesso nel 2011 che aveva ancora le risorse necessarie per continuare. Ma non c'erano le condizioni giuste.
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In quel momento ha ancora un milioncino di dollari a disposizione, più metà del mondo del poker disposto a stakarlo (il primo della lista Tony G), ma le ferite bruciano ed inoltre non c'è action a quei livelli nel NLHE, soprattutto per lui. Così, consapevole dei suoi leak nel PLO, ha deciso di fare un passo indietro.
"Avevo un milione di dollari"
"Le speculazioni dei media sulla mia identità non mi hanno fatto piacere, ero troppo giovane e avrei fatto a meno della pressione dei giornalisti. La mia vita era buona così, lontana dai riflettori".
"Avevo un milione di dollari e potevo godermela con i miei amici e la fidanzata. Poi ho deciso di unirmi al team di PokerStars (anno 2011) perché avevo bisogno di una nuova sfida, volevo migliorare il mio gioco live e le cose erano cambiate online: non si trovava più action interessante nei tavoli heads-up NLHE".
E su PokerStars, da sponsorizzato, inizia ad affinare il suo gioco nel PLO che lo porterà a ritornare ad essere uno dei più forti giocatori del mondo e svelando a tutti alle Bahamas di essere Viktor Blom.
In realtà, Isildur1 per due anni ha coperto la sua identità soprattutto per proteggere la famiglia. La madre Catharina era all'oscuro che nella stanza del figlio si ballavano milioni di dollari, ma forse stava anche lei al gioco, accettando il segreto di Pulcinella. In una intervista affermò qualche anno dopo di aver sempre sospettato del figlio.
La storia di Isildur1 - fine terza parte
La storia di Isildur1 - prima parte
La storia di Isildur1 - seconda parte