La scorsa settimana, Manuel Ferrari ha ottenuto un grande risultato, battendo 1.636 avversari al Main Event PokerStars Open Malaga e vincendo una picca da €206.300 (dopo il deal in Heads-Up con l'altro italiano Ermanno Di Nicola).
Manuel, conosciuto ai tavoli di PokerStars come "PokerManzo92" è un grinder assiduo che stava cercando il colpaccio ai tornei live. Ora che è arrivato, non potevamo non chiedergli le sue emozioni. Ecco la nostra intervista a Manuel Ferrari!
Come ci si sente a vincere la picca
Manuel, congratulazioni di cuore! Come ti senti?
Grazie mille! Adesso [le risposte risalgono al giorno dopo la vittoria ndr] comincio un po' a realizzare, stanotte non ho dormito molto. Ero stanco morto, però l'adrenalina era troppa. Non connettevo ancora bene ieri, stamattina mi sono svegliato con migliaia di messaggi da amici, parenti, colleghi del settore che mi facevano i complimenti. Quindi questa è un'ulteriore realizzazione dell'obiettivo raggiunto.
Mi sento... non lo so bene. Sono molto soddisfatto perché è il coronamento di tanti sacrifici, duro lavoro, momenti anche bui, che però hanno portato alla fine a un risultato, per cui ne è valsa la pena.
Il segreto? Aggredire in bolla!
Raccontaci un po' questa fantastica cavalcata.
Il torneo è stato abbastanza anonimo: sono partito bene al Day 1, poi un brutto spot mi ha accorciato e riportato allo starting stack verso la fine del day. Sono passato con 33x, se non erro, quindi di sicuro non tra i top.
Il Day 2 è iniziato un po’ meglio: ci sono stati un paio di spot che mi hanno portato ad accumulare un po’ di chips.
Poi la svolta è stata in un piatto limpato da UTG. Io overlimpo 99 da BTN, completa SB e BB checka. Floppo middle set su K94, checkano tutti, io betto 1/3, calla solo BB. Turn 4 che ripete, BB leada e io raiso circa 2,5x. Lui clicca 3-bet e io chiamo e basta, con full house. River è Asso, lui small betta per indurmi, io chiaramente shovo con quello che è effettivamente il nuts, perché a meno che non abbia 44 io ho il nuts, e lui chiama con full di 4 e Assi.
Questo mi ha portato a 100x e da lì, fino alla fase post-bolla, non mi sono più fermato. Ho continuato ad aggrare il field, soprattutto nella fase bolla che è durata molto. Solo la fase "una mano alla volta" è durata circa un’ora! Quindi ho potuto accumulare chips e chiudere il day con un bello stack: partivo, se non erro, 20° su 72 rimasti per il Day 3.
Al Day 3 ho continuato con la strategia di spingere, mi sono preso gli spot corretti, ho evitato di prendermi delle "gire". Non c’è mai stato bisogno, tranne in un’occasione in cui ho dovuto callare un tizio che mi ha 4-bet shovato 27x con 77 e io avevo KK. Per fortuna board liscio. Altrimenti ho sempre giocato preflop e postflop, quindi niente da dichiarare.
Per quanto riguarda il tavolo finale, sono arrivato con uno stack sotto media ma comunque deep, perché era 41x su un average di circa 45x. Ci sono arrivato grazie all’ultima mano, un hero call in BvB contro proprio Ermanno, con cui ho poi fatto l’heads-up, che mi ha portato ad avere, invece di 25x al tavolo finale, 41x.
A proposito del tavolo finale, come ti sei trovato contro gli ultimi giocatori? Com'era il field?
Il field al tavolo finale non lo temevo troppo, a dire la verità. Ho giocato con la maggior parte dei player e mi sentivo il più preparato.
Forse l’americano [Davis Harari] al seat 9, all’inizio, sembrava sapere bene quello che faceva, soprattutto in ICM, e quindi era un po’ il pericolo numero uno.
Per fortuna non è riuscito a ingranare e ad avere uno stack potenzialmente pericoloso, e alla fine l’ho eliminato proprio io. Un cooler, effettivamente, in dinamica BTN/SB: io apro AJo, lui pila, se non erro, 16x con KJs, chiamo, sono al 70% e lui è drawing dead al turn.
"Non potevo perdere, c’era troppa energia positiva nell’aria"
È stato importante sentire il tifo dei tuoi amici dal rail?
Assolutamente, sentivo l’energia di tutti. C’erano un sacco di amici qui, anche conosciuti in questi giorni, della cricca degli italiani ma non solo, anche amici stranieri.
Un ragazzo inglese, con cui ho condiviso parte del Day 3 e che avevo già visto a Dublino, avevamo scambiato due parole, mi ha scritto su Instagram per farmi i complimenti e dirmi che dal momento in cui è uscito tifava per me.
Così come tanti del settore facevano il tifo: tutti mi hanno taggato nelle storie in cui guardavano lo stream, mi supportavano, mi mandavano good vibes, tifavano per me.
Non potevo perdere, diciamo, c’era troppa energia positiva nell’aria. Ringrazio davvero tutti.
Perfetto, apri il capitolo "ringraziamenti"! Se vuoi ringraziare qualcuno in particolare, questo spazio è tuo!
Voglio ringraziare tutti i miei amici che ho qui, con cui condivido lo studio, con cui condivido gli appartamenti quando siamo in trasferta, con cui ci confrontiamo durante i tornei, parliamo di spot.
La mia famiglia, assolutamente, tutti i miei parenti che mi supportano sempre e mi fanno sentire il loro amore dalla distanza. Tutti quelli che hanno sempre creduto in me.
Speriamo che sia il primo di una lunga serie. Sono molto confident adesso, anche più di prima, e credo di poter dire la mia anche nelle prossime tappe.