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Poker errori (shutterstock)

Le basi del Poker Texas Hold'Em moderno e il passaggio dal Limit al No Limit, le differenze

L'esplosione del poker moderno, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, può essere inquadrato nel periodo che abbraccia il primo decennio del nuovo millennio, intorno al 2003/2005, quando, dopo qualche anno di palestra televisiva su canali come Tele+, o ancor prima TeleCapodIstria, abbiamo assistito ai programmi televisivi in cui il poker aveva poco a che fare con quello che si era giocato fino a quel momento in Italia, trasformandosi da Poker all'Italiana, a Poker Texas Hold'Em.

Texas Hold'Em: dalle cantine fumose alle due carte

Il vecchio, caro e classico poker all'italiana fu certificato e scolpito nella pietra da quella tradizione tutta italica, di tramandare ogni usanza familiare di padre in figlio e ancora oggi, in buona parte dello stivale, si gioca "all'italiana".

Era, ed è, il poker a 5 carte, che peraltro si gioca, seppur in forma decisamente rimaneggiata, anche nelle poker room online, sotto forma di 5 Card Draw.

In alcune zone dell'Europa, buona parte della Scandinavia, quasi tutto il Regno Unito, alcune parti della Francia e della Spagna, si giocava già al "nuovo poker", anche se il vero e proprio boom, esplose negli Stati Uniti durante gli anni ruggenti dell'ascesa delle Case da Gioco a Las Vegas, per cui a partire dalla metà degli anni '70.

Dal Nevada, questo gioco cominciò ad esportare il suo successo un po' in tutto il mondo, ma le regole, rispetto al gioco "tradizionale", ad una prima analisi sembrano talmente diverse, da spaventare i nuovi arrivati, ma alla fine, stringi stringi, l'obiettivo è sempre quello di centrare un punto che, alla resa dei conti ( lo showdown ), sia superiore a quello dei nostri avversari.

Limit e No-Limit Texas Hold'Em

La specialità del poker che si gioca maggiormente nel mondo in questo periodo storico, è quella del Texas Hold'Em, ultimamente sotto forma di "No Limit", quando, fino a qualche decennio fa, il progenitore che ha causato questo cambiamento epocale, è stato prima lo Stud e, infine, il Limit Texas Hold'Em.

Prima di addentrarci in quelle che sono le dinamiche che governano il No Limit, meglio, a favore di chi ci legge, mettere in chiaro la differenza tra le due discipline.

Nel Limit Hold’Em, le puntate sono rigidamente prefissate. Se il limite è, ad esempio, 5/10, il giocatore può puntare solo 5 nei primi due round (preflop e flop, di cui parleremo più avanti), e 10€ su turn e river. Niente rilanci infiniti. Nessun all-in fuori scala.

È una versione più “calcolata”, quasi scacchistica, dove l’aggressività è contenuta e la gestione matematica, hanno ha un ruolo dominante.

Nel No Limit Hold’Em, invece, ogni giocatore può rilanciare fino a tutto il suo stack in qualsiasi momento. È proprio questa regola del “tutti i tuoi gettoni sono un’arma”, a trasformare la dinamica del gioco.

La minaccia dell’all-in esiste sempre, e la pressione psicologica diventa parte integrante della strategia.

CaratteristicaLimit Hold'EmNo Limit Hold'Em
Tipo di puntataPuntate fisse predefinitePuntate libere, fino all’intero stack
Massimo rilancioStabilito dal limite della manoNessun limite: si può andare all-in
Strategia dominanteMatematica, controllo del piattoPressione, aggressività, psicologia
Variazione dello stackVariazioni più lente e controllateSwing rapidi, anche drastici
Livello di spettacolaritàBasso: gioco tecnico, meno emozionanteAlto: mani spettacolari, all-in frequenti
Diffusione oggiRara, usata solo in contesti specificiDominante in tornei, cash game e online
Adatto a…Chi ama la precisione e la logica puraChi ama l’adrenalina e la sfida mentale

L'ultimo stadio della modernità

Oggi come oggi il No Limit si gioca con sempre maggiore frequenza e il Limit Hold'Em viene praticato solo in alcuni dei circuiti più importanti, sempre meno in forma di torneo, ma ancora abbastanza praticato sotto forma di cash game.

Il No-Limit si presta di più al gioco moderno, perché è un gioco veloce, aggressivo, pieno di colpi di coda e di scenari che possono cambiare da un momento all'altro.

Poker Online

Se avete intenzione di intraprendere con noi questo fantastico viaggio, lo possiamo fare insieme.

Toccheremo tutti gli ultimi stadi della modernità, passando per le forme più comuni e tradizionali di torneo, come il freezeout, passando per i tornei rebuy e/o multientry in generale, per arrivare alle più moderne concezioni degli MTT, che fanno capo ai Knock Out e Progressive Knock Out e giungere infine a quelli di più recente costituzione, come i Mystery Bounty popolarissimi sia nel poker live che nel poker online .

Le regole del Texas Hold'Em

Fatta salva la distinzione tra Limit e No Limit Texas Hold'Em, andiamo ora a capire quale sia il vero e proprio scopo di Texas Hold'Em.

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Per provare a capire il meccanismo del Texas Hold'Em, cominciamo con quella che è una definizione che troverete, ovviamente più o meno modificata, in qualsiasi portale di poker che si rispetti.

«Ogni giocatore riceve due carte coperte. Al centro ne vengono scoperte cinque che servono a tutti i giocatori, in tre fasi diverse, il flop, il turn e il river. Lo scopo è formare la miglior combinazione di cinque carte possibile, sfruttando le proprie carte e quelle comuni. Semplice, vero? Solo che… non è affatto semplice.»

Cominciate a fagocitare questi pochi elementi oggettivi, ma avete già la possibilità di mettere nero su bianco quello che avete letto, magari aprendo il vostro client preferito e muovere i primi passi.

Avremo modo di parlare di strategia nei prossimi pezzi. Buona fortuna ai tavoli!

Le tre fasi "comuni" del Texas Hold'Em

Sono tre le "fasi" di cui vi abbiamo parlato nel pezzo, il flop, il turn e il river.

Per quanto riguarda il flop, la prima fase,  sono tre le carte comuni che vengono girate nello stesso momento e apposte dal dealer al centro della tavola. Questa fase viene preceduta e seguita da un giro di puntate, di cui parleremo nel prossimo articolo.

Turn e river sono le altre due fasi di gioco di una mano di poker: anch'esse seguite e precedute da un giro di puntate,

Alla fine del giro di puntate del river, la mano si chiude con lo "showdown": i due giocatori, se hanno intenzione di partecipare alla suddivisione del piatto, mostrano il loro punto per capire se è migliore o peggiore di quello del, o degli, avversari.

Il dealer assegna il piatto a chi ha il punto maggiore.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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