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Innamorato dei re o non si poteva salvare? Il disastro di Rick Salomon a High Stakes Poker

Proseguono gli andirivieni di pot stellari ad High Stakes Poker. Dopo aver visto il passo falso di JR Bellande nella quarta puntata della nuova stagione del format tv di PokerGo, oggi approfondiamo uno spot che ha visto Rick Salomon lasciare tutto il suo stack all'indonesiano Ferdinand Putra.

Quando la mano sembra scritta

Dopo lo straddle 4k di Robl, Putra (stack 893k) apre 11k A 2 , da bottone Rick Salomon (stack 443k) tribetta K K 41k, chiama Putra.

Flop 2 2 7 Putra check, Salomon prosegue 50k, Putra chiama.

Turn 10 nuovo check per Putra, Salomon 200k, Putra rilancia per metterlo all-in. A questo punto in mezzo al piatto ci sono 741k e Salomon snappa per i suoi ultimi 152k. Alla vista delle carte avversarie il buon Rick fa la faccia che vedete in alto sotto al titolo e chiede a Putra se girano due river.

Il primo è 5 , il secondo è 8 . Salomon non si perde d'animo e ricarica subito.

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Se il turn apre un doppio draw

La dinamica della mano appare chiara. Dopo il push turn di Putra, Salomon deve temere solamente i set di sette e di dieci, oltre a combo che contengono un 2 che fondamentalmente sono combo di assi suited come quella che ha in mano Putra.

Per pot odds il punto di pareggio del call di Salomon è al [152/(152+741)]=0,17=17%. Il suo call è abbastanza scontato, tanto più che una condotta come quella di Putra può benissimo celare un semibluff.

Al netto della pochissima fold equity di cui l'indonesiano può godere, data la action e lo stack di Salomon, il board è perfetto per pushare con carte suited a cuori e a quadri. Purtroppo per l'ex-marito di Pamela Anderson, stavolta il push non era in semibluff.

Il video

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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