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Analisi di una mano con Olivier “livb112” Busquet: un gutshot al turn contro Hellmuth

Olivier BusquetIl professionista americano Olivier Busquet, meglio noto sulle room online con i nick livb112 e adonis112, ci racconta di uno spot giocato al WPT Championship del 2010 dove si è aggiudicato un bel piatto grazie ad un po' di fortuna e ad un'ottima lettura dell'avversario.

Con bui 5.000/10.000 e ante di 1.000, Busquet open-raisa di 23.000 da posizione di utg con 10 10 e Phil Hellmuth, seduto immediatamente alla sua sinistra, decide di 3-bettare fino a 63.000. “Non avevo mai giocato con Hellmuth prima di allora” racconta Olivier, che nel 2009 ha vinto il WPT Borgata Poker Open.

“Di lui sapevo soltanto quello che avevo visto in televisione, e mi era sembrato un giocatore non troppo creativo. Voglio dire, in quello spot non mi aspettavo un suo re-raise con tipo 4-6 suited oppure J-9 offsuit. Pensavo che avesse davvero qualcosa. Comunque eravamo piuttosto deep ed allora ho deciso di chiamare.”

Sul flop arrivano k 6 8 . Busquet fa check e Phil punta 38.000 – circa un terzo del piatto.  Quella bet decisamente piccola fa decidere a livb112 per un altro call e sul turn scende un 9 . Ancora check di Olivier ed Hellmuth spara un altro colpo da 105.000 chips.

“Quella sua puntata al turn polarizzava drammaticamente il suo range” spiega Busquet. “Probabilmente aveva un set di Kappa. Poteva avere anche AA, ma non pensavo potesse puntare in quel modo troppo spesso. Con A-K avrebbe invece checkato nella maggior parte dei casi.”

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Con circa il 9% di possibilità di chiudere il suo gutshot, Busquet opta per il call: “Non credevo fosse una gran chiamata, tuttavia avevo i miei buoni motivi per farla. La sua puntata al turn non era stata troppo grande rispetto alle dimensioni del piatto. Mettiamoci pure che il suo range era polarizzato e che non tri-barella in bluff praticamente mai, se non aveva niente dopo il mio call sul turn lui avrebbe sicuramente checkato al river. In questo modo potevo arrivare allo showdown a poco prezzo.”

L’ultima carta sul board è infine un 7 e Busquet chiude la sua scala. “Siccome non pensavo che avrebbe provato a bluffare sul river, e visto che con la sua generale tendenza a puntare poco non avrebbe neanche chiamato un mio check-raise all-in, per estrarre più valore dovevo bettare più di quanto avrebbe fatto lui.”

Olivier mette allora nel piatto 245.000 chips e Phil snap-calla mostrando i suoi k k per il set floppato; proprio come preventivato da Bousquet che poi conclude: “Ok, sono stato fortunato. Però la mia lettura era esatta. Lui è il tipo di giocare che punta per pot-control, e non credevo che potesse andare con un triple-barrel senza una monster hand.”

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