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Andrea 's3rchiomarquina' Iannantuoni e il trips di assi foldato al MBW "Col dubbio è sbagliato chiamare..."

La Mystery Bounty Week conclusa su PokerStars - Sisal con la vittoria di Edoardo 'e-dot gol' Alescio al Main Event ha regalato tante mani degne di nota. Oggi ci facciamo raccontare i motivi che stanno dietro a un fold col punto vincente da parte di Andrea 's3rchiomarquina' Iannantuoni.

Nella strada che lo ha portato al secondo posto del 20€ The ARCANE, a 7 left il vincitore del Monster 50 ha foldato la mano migliore in una guerra di bui che lo vedeva affrontare il chipleader del tavolo. Il 29enne originario di Foggia ci ha spiegato il suo thinking process.

La mano

Come detto il torneo è a sette left quando arriva la mano tra Andrea e il chipleader del tavolo. La differenza di premio tra la settima posizione e la vittoria è più di mille euro.

Su blinds 45k-90k, dopo il fold del tavolo, con 3,5 milioni di stack 's3rchiomarquina' completa 4 A in blind war. Su big blind 'IbraTrapani98', chipleader con più di quattro milioni di stack, rilancia a 315k. Chiama Iannantuoni.

Flop A A 7 check, 180k, call.

Turn K , check, 319.500, call.

River 2 , terzo check per Iannantuoni, che poi folda trips sull'overpush di 'IbraTrapani98'. Ecco il video della mano:

"Fare coaching mi ha aiutato a migliorare sia come persona che come player"

Andrea Iannantuoni

Anatomia di un overfold

Andrea spiega di aver deciso di foldare nonostante la linea avversaria non avesse troppo senso ai suoi occhi:

"Limpo BVB col mio avversario che è primo in chips, io sono secondo, quindi comunque abbiamo entrambi una pressione monetaria. Io molto di più di lui però anche lui la soffre con me, visto che comunque gli stack sono più o meno similari e se lui perdesse un all in contro di me andrebbe penultimo nel count.

Questa move secondo me da parte sua non esiste. Infatti poi vedendo il replay abbiamo constatato che il mio avversario stava facendo tutto a caso. Soprattutto in quel momento lì io sentivo di callare sinceramente, perché lui non sta rappresentando nulla di valore lì. Anche un A-x o un full comunque non giocherebbero così, perché vorrebbe togliermi più fisici possibili, invece lui ha overshovato il river.

Però poi mi sono detto, guardando la situazione, che non valesse la pena rischiare, visto che ero molto confident e avevo ancora lo stack. Foldando sarei rimasto secondo nel count, quindi ho deciso di overfoldare questo spot e poi nel replay ho visto che il mio avversario aveva otto carta alta."

Non prenderla sul personale

Per Iannantuoni è importante tenere sempre l'ego lontano dal tavolo.

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"Comunque ho voluto overfoldare anche perché secondo me al tavolo verde non c'è bisogno di dimostrare nulla a nessuno. Non prendo mai nulla sul personale, anzi, studio molto le dinamiche e i tavoli degli altri player, soprattutto quando gioco pochi tavoli. Questo fa sì che mi possa trovare bene nelle varie situazioni che mi capitano.

Per esempio in quel tavolo finale dove lui mi ha bluffato otto carta alta, io non avevo proprio idea del mio avversario che fosse così, ma anche se lo avessi saputo non avrei callato ugualmente, perché comunque già col dubbio è sbagliato chiamare secondo me."

Il torneo Mystery Bounty Week

Il torneo dove si è verificato il fold di Andrea è il 20€ The ARCANE della Mystery Bounty Week andato in scena domenica scorsa su PokerStars / Sisal.

L'appuntamento ha registrato 1.731 entries per un montepremi finale di 31.158€. Il giocatore che ha portato Andrea al fold ha poi chiuso in quarta posizione, mentre Iannantuoni è arrivato al testa a testa per la vittoria contro il player 'Deezah22' che si è poi aggiudicato il titolo.

Il dare e avere dei coaching

Secondo Iannantuoni è anche grazie all'esperienza accumulata in qualità di coach se oggi riesce a tenere le questioni di ego lontano dal tavolo verde.

"Il mio coach è stato Mirko 'RalphCifaretto' Numerato e da un anno anche io ho iniziato a dare lezioni. Questo mi ha fatto sia migliorare come persona che come player. E poi vedere i ragazzi che seguo che ottengono vittorie è qualcosa che mi rende davvero orgoglioso. Sono anni che mi impegno a studiare e ad essere presente.

Questa cosa del coaching mi ha migliorato come player perché mi dà modo di ripassare e ristudiare cose che ho fatto anni fa, e mi serve tanto anche per capire i TP del field vedendo il loro approccio. Ma soprattutto mi è servito per nuovi spunti e nuove considerazioni."

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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