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Il vincitore del Monster 50 è Andrea ‘s3rchioMarquina’ Iannantuoni: "field morbido, vi racconto il mio torneo!"

Il vincitore del primo Monster 50 di PokerStars ha un volto e un nome: dietro al nickname 's3rchioMarquina' si cela Andrea Iannantuoni, 27enne originario di Foggia che da tempo risiede in Emilia Romagna.

Da qualche anno Andrea approccia il poker in modo professionale, senza disdegnare di buttarsi dall'altra parte del tavolo, di quando in quando, per lavorare come dealer.

La mano decisiva

Ciao Andrea, raccontaci a bomba come è andato il torneo!

Il day 1 è andato liscio, a dirla tutta io credo poco in queste maratone lunghissime in cui a volte può diventare complicato accedere al day 2 perché inizi a porti degli obiettivi di stack... Comunque mi sono presentato al day 2 con 140bb di stack.

Una volta lì?

Ci credevo molto in questo torneo tanto che sarei dovuto andare a lavorare in sala ma alla fine ho rifiutato per giocarlo al meglio. Tra l'altro avevo anche un day 2 su iPoker. Eravamo un inferno di persone. Io ho giocato il mio poker constatando come il field fosse davvero alla portata...

C'è stata una mano in particolare che credi ti abbia messo in discesa la strada per la vittoria?

Alle cinque di mattino eravamo 25 left, limpa middle position, overlimpa un altro dopo di lui, io con KK isolo in raise 4bb, uno folda, l'altro va all-in e gira AA: al flop scende un K enorme! Non ci potevo credere, alla pausa seguente ho iniziato a tirarmi schiaffi in faccia tanto ero incredulo. Non sono abituato a vincere questo colpi da sotto che spostano soldi veri.

Il tavolo finale

Dopo questo colpo come è cambiato il tuo approccio al torneo?

Dopo è stato un massacro, ho iniziato ad aggredire tutto, lo facevo anche prima ma dopo questo colpo ho avuto maggiori sicurezze e ho fatto sicuramente il bullo del tavolo fino al tavolo finale, dove sono arrivato primo di nove.

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Come era il field al tavolo finale?

Il field era molto morbido, credo gli avversari fossero tutti occasionali. Sentivano molto la pressione ICM e non sono riusciti a contrastare la mia aggressione, anzi io man mano che vedevo che mi lasciavano fare ho continuato ad allargare i range di open. Giocavano face-up, ti facevano capire quando aggredirli.

Quindi hai avuto vita facile.

In realtà alla terza mano del tavolo finale un avversario ha shovato dritto 15bb, io ho chiamato con JJ e ho perso il coin-flip contro AK trovandomi con 30bb di stack. Lì qualche problema c'è stato visto che la struttura ha cominciato un po' a crollare, dopo aver perso questo colpo da che ero chipleader mi sono trovato con l'8° stack in gioco e ho perso tutti i vantaggi che avevo.

Sopravvivenza e ultimo showdown

Che approccio hai tenuto in quel momento?

Ho cominciato un po' a "strisciare", diciamo, a vedere cosa succedeva intorno cercando di giocare nel modo più semplice e lineare possibile. In questo gli avversari hanno continuato ad aiutarmi foldando ai miei rilanci preflop o alle mie cbet postflop. Se vedevo che mi chiamavano una strada giveuppavo perché quando chiamavano significava che avevano legato. Non si inventavano nulla.

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Come hai fatto a mantenerti concentrato vista l'ora?

Stavo giocando nel piccolo ufficio da cui grindo ed ero in conference con un amico che gioca, mi ha tenuto compagnia fino a 7 left, poi si è addormentato al microfono. Mi teneva sveglio ma anche lui non ci poteva credere a quello che stava succedendo.

Dopo l'ultimo showdown hai esultato?

Ancora non ci potevo credere, ho condiviso la cosa su alcuni gruppi di poker e con gli amici e poi appena sono arrivato a casa con la mia famiglia, che ha sempre appoggiato la mia scelta di seguire il poker. Sono andato a dormire tre ore dopo.

Festeggiamenti e futuro

Hai festeggiato?

No ancora devo festeggiare, voglio farlo come piace a me, viaggiando e magari inserendo anche il poker per qualche trasferta live. Spero che questa vincita mi faccia stare sereno e che sia un punto di inizio per arrivare a esprimere il mio gioco in situazioni di maggior rilievo, come ad esempio in un live importante.

Nel tuo futuro pokeristico cosa c'è ora?

Continuerò a giocare online su punto it sperando un domani di poter approdare sul com a tutti gli effetti per giocare in un palcoscenico più ricco. Con il poker spero però soprattutto di divertirmi, di viaggiare e di vivere l'incredibile gamma di emozioni del gioco.

Siamo ai saluti...

Lasciami dedicare questa vittoria alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto, alla mia ragazza che pur non capendo tanto del gioco è sempre pronta a credere in me e a tutti gli amici che realmente mi sostengono e che credono nelle mie possibilità.

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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