Ancora sull’approccio tight aggressive, continuiamo la traduzione del post dell’utente citizenwind di TwoPlusTwo relativo al gioco solido nel cash game di No Limit Hold’em.
“Ipotizziamo che un player degli small stakes - che indicherò col nome di Edward perché mi piacciono i vampiri - giochi in maniera davvero solida e tendente al nitty (con statistiche 19/16) e che si concentri sull’investire poco denaro quando è dietro e invece il più possibile quando è probabilmente davanti. Questo approccio equivale al noto aforisma del poker “Mano forte piatto grosso, mano debole piatto piccolo.”
Prendiamo un secondo giocatore degli small stakes che chiameremo Jacob. Lui ama molto bluffare, quasi come se fosse una droga. Si gasa a pushare in bluff quando un avversario mostra debolezza e gioca 27/24 con una percentuale di 3-bet del 9%. Gran parte del suo tempo al tavolo lo impiega nel cercare di ownare i vari opponent, cosa che probabilmente risulta necessario per via del suo stile molto loose.

Se prendiamo in considerazione 100 Eddie e 100 Jacob, la maggior parte degli Eddie saranno vincenti fra i 2 e i 4 ptbb/100, a seconda delle skill e di come runnano. Tuttavia, per i Jacob sono pronto a scommettere che avranno un winrate compreso tra i -0,5 e 1,5 ptbb/100. E questo per diverse ragioni:
1. Negli small stakes le value bet costituiscono spesso un’arma più potente rispetto al bluff.
2. Eddie avrà meno probabilità d’incappare in grandi oscillazioni del bankroll, e quindi sarà meno soggetto al tilt. Il gioco di Jacob è invece decisamente più sensibile alle condizioni del flow della partita, per cui l'azione in autopilota risulterà sempre meno efficace man mano che andranno ad aumentare il numero di tavoli su cui si siede contemporaneamente. Jacob non dovrebbe superare la soglia dei 4 tavoli.
3. Quando Eddie gioca il suo B-game, raramente danneggerà in maniera grave il proprio stack con errori madornali. Più probabilmente, ne farà invece diversi ma di entità ridotta, come chiamare un raise un po’ troppo light oppure foldare troppo presto in una mano. Se Jacob si ritrova a giocare il suo B-game, potrebbe piazzare una 4-bet in bluff nel momento sbagliato oppure 3-bettare troppo spesso un regular aggressivo e beccarsi ulteriori re-raise. Tutto ciò porta ad un maggior deterioramente del gioco ed a sconfitte ancora più pesanti.
Questo non vuol dire, comunque, che non ci siano delle eccezioni. In giro ci sono certamente degli iper-LAG con molto talento, seppur rari.” (continua)