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Il cooler contro Dominik Nitsche che ha spento Enrico Camosci tre left all'High Roller online

Tra le tante definizioni di poker che si possono dare, quella di "gioco dei cooler" è probabilmente la più calzante per inquadrare la mano che andiamo a raccontare.

Possiamo infatti immaginare che Enrico Camosci, dopo il rilancio sulla bet avversaria con il river che gli aveva appena dato two pair, sia rimasto un filo 'di ghiaccio' alla vista delle carte di Dominik Nitsche. Ma come sappiamo bene, 'that's poker'...

La situazione

La mano è andata in scena ieri sera al tavolo finale di un torneo High Roller online da diecimila dollari di buy-in giocato sulla piattaforma internazionale proprietaria delle WSOP.

Dopo le eliminazioni di giocatori del calibro di Michael Addamo e Samuel Vousden, il torneo è a tre left su blinds 35.000/70.000 con questa situazione di stack.

GiocatoreStack
Yougottofoldnow4.552.287
Dominik Nitsche6.505.342
Enrico Camosci1.896.871

Il payouts è abbastanza ripido: tra la terza e la seconda posizione ballano quasi cinquantamila dollari, nel testa a testa per la vittoria sono in gioco più di sessantamila dollari.

1 - 271.631$
2 - 212.132$
3 - 165.666$

Un complete per iniziare

Su blinds 35k-70k, dopo il fold di 'Yougottofoldnow' da bottone, Nitsche completa da small blind. Su big blind Camosci checka dietro J 9 .

Flop A 9 3 , Nitsche check, Camosci check.

Turn 10 Nitsche bet 84.405 su pot di 165.500, chiama Camosci.

River J , su pot di 334.310 Nitsche bet 170.499, Camosci rilancia 700.000, Nitsche chiama, gira 8 7 e con scala incassa il pot!

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Un push mancato?

Dopo il river che gli dà doppia coppia, in un piatto heads-up il rilancio di Camosci è pressoché obbligato. Limitarsi al call significherebbe perdere infinito valore sul lungo periodo.

Meno scontato, agli occhi di pokeristi non esperti, potrebbe invece apparire il call di Nitsche: quale mano migliore di una improbabile scala trovata in ultima strada, per far finire tutto lo stack al centro del tavolo?

Ma a quei livelli di gioco, seguendo la regola aurea del poker, il push di Nitsche avrebbe un solo effetto: portare Enrico a foldare tutte le mani battute, e farlo chiamare solamente con le due combo di scala più alta che potrebbe avere in mano, ossia Q8 e KQ.

Quando una mano cambia tutto

Lo spot ha dato la svolta in negativo al torneo di Camosci. Nella mano immediatamente successiva, rimasto con 1,1 milioni di stack, poco più di 15bb, Camosci spilla 8 8 da small blind sulla apertura x2 di Nitsche da bottone.

Il push è immediato ed Enrico materializza sul tavolo una emoji che chiarisce come voglia essere chiamato. Nitsche lo accontenta e gira 10 A .

Il board 6 Q 4 A 2 fa cadere il coinflip dalla parte del tedesco, che approda al testa a testa per la vittoria con 8,5 milioni di chips contro i 4,4 milioni dell'avversario battente bandiera israeliana. Per Camosci un terzo posto di prestigio da 165.666$: ma chissà come sarebbe potuta andare con un river diverso...

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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