Di mani spettacolari i tavoli di cash game high stakes sono in grado di offrircene sempre molte, ed uno scontro come quello che si sta consumando in questi giorni fra Daniel "jungleman12" Cates e "Denoking" sembra essere il teatro perfetto per gustarsene qualcuna.
Entrambi sono dei maestri del No Limit Hold'em heads-up, e come spesso accade in occasioni simili non è scontato dire chi abbia edge su chi ed in quale misura: puntare su "jungleman12" sembrerebbe una scelta solida, ma la mano seguente è un esempio di come lo svedese oltre a non aver paura di nessuno non sia un semplice pazzo scatenato lanciato allo sbaraglio.
I due si stanno confrontando su più tavoli, ed in questo caso specifico si trovano con stack di 390 big blind effettivi al $200/$400: robetta insomma. Sul bottone c'è proprio "Denoking", che apre a 1.000 dollari, e Cates chiama. Il flop è 10 3 q , e "jungleman12" decide di check/callare la continuation bet di 1.000 $ da parte dello svedese.
Quest'ultimo inizia a lavorare di fantasia al turn: quando cade il 5 e Daniel checka di nuovo, "Denoking" overbetta a 6.000 $ su un piatto di 3.000 $, ma lo statunitense non molla la presa e chiama ancora una volta. I fuochi artificiali però sono al river.
Il board viene infatti completato dal 5 , e Cates checka un'ultima volta: "Denoking" risponde overbettando per 35.400 $ su un piatto di 16.000 $, ma "jungleman12" non ci sta e rilancia fino a 97.200 $, committandosi pesantamente al piatto.
Il suo avversario però, forse perché ha una mano legittima o forse perché ha capito che Daniel stia bluffando, decide di andare all-in per 148.000 dollari: Cates dovrebbe aggiungere 51.000 $ per un piatto da 261.000 $, ma evidentemente armato di sola grinta e parecchia aria decide che è il caso di darsi per vinto, passando la sua mano.
Naturalmente sarebbe molto interessante poter sapere che mani avessero entrambi, e quale sia il thinking process che li abbia spinti a condurre la mano in questo modo, ma in assenza di questo non ci rimane che seguire lo spettacolo...