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Phil Hellmuth e il WSOP Main Event del 1999

Huck SeedUn salto nel passato per Phil Hellmuth nella sua rubrica “La mano della settimana”. Nell’appuntamento di oggi, 'The Poker Brat' ci racconta dello scontro alle WSOP tra il Pro di Full Tilt Poker Huck Seed e lo sconosciuto Noel Furlong.

“Una mano davvero speculativa è stata giocata al final table del WSOP Main Event del 1999 tra Huck Seed e il giocatore amatoriale e uomo d’affari Noel Furlong. A quei tempi, Huck era considerato come il più forte al mondo nel No Limit Texas Hold’em.

Con 6 player left, Seed aveva raddoppiato il suo stack ad oltre 800.000 chips nei primi 10 minuti di gioco, e sembrava proprio che non ci fosse nessun altro a dover meritare il titolo di campione. Con bui 10.000/20.000 e ante di 3.000, Huck limpa e Noel rilancia fino a 100.000 dal bottone. Gli altri foldano e quando tocca di nuovo a Seed parlare, lui annuncia l’all-in.

Wow, era un raise di 700.000 Noel Furlongchiamato in un istante dall’altro. Huck gira j 8 mentre l’avversario mostra a 3 . Quello che mi chiedo è: perché mai giocarsi tutte quelle chips e con in ballo la vittoria di un evento così prestigioso con due mani così pessime?

In verità, la spiegazione è che Noel aveva giocato alla sinistra di Huck per tre giorni di fila e non gli aveva mai permesso di fare una mossoa E Seed non stava aspettando altro che Furlong commettesse un errore per giocarsi con lui un grosso piatto. Fatto sta che quei due erano sicuramente i più aggressivi al tavolo.

Tornando alla mano, così a prima vista la giocata di Huck sembra davvero stupida. Perché pushare con quella trash hand contro il pivello del final table? L’unica cosa a sua favore è che effettivamente l’altro era anch'egli weak, quindi praticamente è stato Noel a fare la giocata peggiore chiamando con A3. Quanto a quest’ultimo, come si fa a chiamare un mega-raise del genere con una mano così debole? Voglio dire, partiva davanti solo contro una coppia di due mentre era largamente sfavorito contro quelle più alte e gli A-x superiori.

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Evidentemente aveva intuito il bluff dell’altro, e quindi in realtà si è trattato di un gran call. Personalmente non avrei chiamato neanche se avessi avuto la certezza che l’altro fosse su un bluff. Il mio obiettivo sarebbe stato di arrivare tra gli ultimi 2-3 player per poi decidere di giocarmi un qualsiasi big pot, specialmente se avessi avuto lo stack più grande.

Ma io sono un top player mentre Noel non lo è affatto, e pensando di avere poche chance di vincere il torneo ha deciso di prendersi quel colpo contro Huck dove poteva sperare di essere favorito al 60%. E ci ha visto bene, perché dopo quel piatto si è aggiudicato il braccialetto d’oro ed un premio da 1 milione di dollari. Huck Seed ha invece concluso al sesto posto per 167.700 dollari. “

Phil Hellmuth

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