A livello globale non è un bel momento per i giocatori di poker. Vi abbiamo raccontato della riforma fiscale di Donald Trump che va a colpire scommettitori e giocatori di poker statunitensi che potranno dedurre solo il 90% delle perdite. Un enorme problema soprattutto per coloro che chiudono in pareggio il loro bilancio annuale o con margini esigui.
Abbiamo visto anche quante tasse dovranno pagare i finalisti del Main Event WSOP, con Michael Mizrachi (che già una decina di anni fa aveva avuto problemi con l’IRS) che sarà costretto a versare alle casse federali circa il 40%, pari a 4 milioni di dollari.
Con la Spagna che sta disapplicando la sentenza della Corte di Giustizia Europea “Blanco – Fabretti” e sta perseguendo anche i giocatori stranieri che vincono nella penisola iberica, il quadro non è dei più rosei in giro per il mondo.
In questo Articolo:
- 1 La sentenza in Germania: "i poker player professionisti vanno tassati"
- 2 Il caso dello studente di matematica che diventa un poker pro online
- 3 Poker e tasse in Germania: la decisione in primo grado
- 4 La posizione della Suprema Corte federale fiscale
- 5 La posizione diversa dei giocatori amatori tedeschi
- 6 Germania: giocatori professionisti equiparati a imprenditori: i requisiti
- 7 La giurisprudenza della Corte Suprema fiscale sul poker
- 8 Poker pro e tasse: in Italia non c'è distinzione tra professionisti e amatori a livello fiscale
La sentenza in Germania: "i poker player professionisti vanno tassati"
L’ultima doccia fredda arriva dalla Germania, con una sentenza che rischia di destabilizzare i professionisti tedeschi, molti dei quali già vivono (non a caso) in Austria (residenza che permette di non pagare tasse sulle vincite).
La Corte Tributaria Federale Tedesca (BFH) con una sentenza molto incisiva (che è coerente con la propria giurisprudenza), considera il poker online come un’attività imprenditoriale-reddituale e quindi soggetta a tassazione, quando ricorrono determinate condizioni.
Già nel 2023 c’era stato un precedente scomodo sul texas hold’em. Questa sentenza va a ampliare il raggio d’azione e viene applicata anche a un professionista regular dell’online per quanto riguarda i tavoli di Pot Limit Omaha.

Il caso dello studente di matematica che diventa un poker pro online
Tra il 2008 e il 2013, il poker player tedesco, uno studente di matematica, aveva registrato vincite per centinaia di migliaia di euro
Nel caso oggetto della sentenza, lo studente aveva iniziato a giocare a poker online - nella variante "Texas Hold'em/Fixed Limit" - nel 2007 (al tempo ancora andava di moda ai tavoli virtuali il Limit). Iniziando con puntate e vincite modeste, ha gradualmente aumentato i volumi e scalando i limiti.
Anche i suoi guadagni sono cresciuti considerevolmente nel tempo.
Nel 2009, l'anno in questione e preso in esame dalla corte, aveva già generato profitti per oltre €80.000 sulle piattaforme di poker online, bottino che è cresciuto ulteriormente negli anni successivi.
Nel periodo da luglio a dicembre 2009, il suo tempo totale di gioco registrato è stato di 673 ore.
Poker e tasse in Germania: la decisione in primo grado
Il Tribunale Tributario di Muenster (corte di primo grado) ha esaminato i fatti del caso e ha constatato che il ricorrente era impegnato in attività da considerarsi “commerciali” per il diritto tedesco dall’ ottobre 2009 e che, di conseguenza, il profitto di circa €60.000 generato nei mesi relativi fino a dicembre 2009 era soggetto a imposta sul reddito.
"Il poker non è un mero gioco d'azzardo puro ma è caratterizzato anche da elementi di abilità e perseveranza".
Corte Suprema Federale fiscale della Germania
La posizione della Suprema Corte federale fiscale
Decisione di primo grado confermata dalla Corte Suprema federale fiscale La corte ha aderito alle sue decisioni precedenti (risalenti al 2023) riguardo i giochi di poker in tornei con “partecipazione personale“, tradotto: eventi live disputati nei casinò.
Pertanto, dal punto di vista fiscale, il poker non è un mero gioco d'azzardo puro ma è caratterizzato anche da elementi di abilità e perseveranza secondo i giudici tributari federali tedeschi.
Questo vale anche per il poker online, anche se non è possibile il contatto diretto con gli altri giocatori ma virtuale.
"Se molte persone con grandi abilità analitiche si riuniscono in un gioco di poker, la percentuale legata al fattore fortuna in ogni partita è molto contenuta", ha affermato la corte durante il dibattimento in aula del caso.
"Se molte persone con grandi abilità analitiche si riuniscono in un gioco di poker, la percentuale legata al fattore fortuna in ogni partita è molto contenuta"
Corte Suprema Federale fiscale della Germania

La posizione diversa dei giocatori amatori tedeschi
Secondo la giurisprudenza consolidata della Suprema Corte tedesca, non ogni giocatore di poker è soggetto a imposta sul reddito, indipendentemente dal format del gioco. Per i giocatori ricreativi e amatoriali, continua a essere un'attività privata in cui i profitti - e le perdite - non hanno effetto sul piano fiscale. Tuttavia, se si supera l'ambito del passatempo personale e c'è un obiettivo monetario, tutto cambia.
Germania: giocatori professionisti equiparati a imprenditori: i requisiti
Come visto per gli amatori non c'è necessità di dichiarare alcuna vincita e reddito. Ma se si superano determinati limiti e il giocatore non cerca più di soddisfare le sue esigenze ludiche legate al divertimento, ma piuttosto il suo obiettivo è di generare reddito, le sue azioni devono essere considerate un'attività “commerciale”, ovvero un’attività imprenditoriale e quindi i profitti sono da considerarsi imponibili.
Il fattore decisivo è il tratto comune che esiste tra un imprenditore e un giocatore professionista, ad esempio, la natura sistematica dell'attività, lo “sfruttamento” del mercato o la quantità di denaro e il tempo investiti.
L'attività del ricorrente è soggetta a imposta “commerciale” (d’impresa).
L'oggetto dell'imposta “commerciale” è l'attività aziendale che presuppone una stabile organizzazione in Germania.
Il paradosso è che si parla di imprese ma il ricorrente viveva ancora nella casa dei genitori nell'anno in discussione; lui stesso ha dichiarato di continuare a occupare la sua "cameretta".
Questa stanza nella casa dei genitori con l'attrezzatura necessaria (computer) costituisce una sorta – per i giudici – di “stabilimento aziendale fisso” In sintesi, la Corte tedesca ha applicato la normativa per le aziende e gli imprenditori allo status dei giocatori professionisti.
La giurisprudenza della Corte Suprema fiscale sul poker
Il primo precedente della Corte Suprema federale della tassazione, risale al 22 febbraio 2023 (X R 8/21), pubblicata il 29 giugno 2023.
L’aggiornamento di tale sentenza è del luglio 2025 che sottolinea:
“le vincite dal gioco di poker online “Pot Limit Omaha” possono essere soggette a imposta sul reddito a condizioni speciali”.
Questo è stato deciso dalla Corte Suprema delle Tasse in una sentenza pubblicata il 17 luglio 2025 (decisione del 2 aprile 2025 X R 26/21): “Il ricorrente giocava con l'intenzione di ottenere un profitto e aveva svolto un'attività persistente, partecipando a transazioni economiche generali e superando l'ambito della gestione patrimoniale privata”.
Nel caso della disputa, la Corte Suprema delle Tasse non ha riscontrato differenze significative rispetto alla variante "Texas Hold'em". "Pot Limit Omaha" aumenta significativamente la complessità del gioco a causa della gamma molto più ampia di opzioni disponibili per tutti i giocatori. Pertanto, la strategia individuale del giocatore è ancora più importante. In particolare, anche la decisione di lasciare il gioco nel momento giusto", secondo i giudici tedeschi.

Poker pro e tasse: in Italia non c'è distinzione tra professionisti e amatori a livello fiscale
Per quanto riguarda la normativa fiscale italiana non esiste distinzione, come in Germania, tra professionisti e amatori. Per quanto riguarda le vincite sulle piattaforme di poker online legali italiane, con concessione rilasciata dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono esentate e non vanno dichiarate perché i giocatori pagano giò una tassa alla fonte sulla rake pagata.
Nel tornei di poker live, le vincite sono esenti e non sono da considerarsi imponibile se sono maturate nei casinò all'Interno dello Spazio Economico Europeo (SEE) sia per il divieto di doppia imposizione sia per evitare qualsiasi discriminazione tra paesi membri.
Vanno invece dichiarate le vincite maturate nei casinò extra-UE (dipende da paese a paese a seconda delle convenzioni fiscali bilaterali che disciplinano la voce "redditi diversi"). Stessa sorte per le vincite online dichiarate sulle piattaforme straniere che non hanno concessioni italiane.