Poker liveGaspare Sposato succede a Eugenio Sanchioni e Matteo Sarais. Il 26enne elbano è il grinder che ha segnato il profitto più alto nei tornei punto it dell'anno solare appena concluso.
In larga parte, come riconosce lo stesso Gaspare, il merito è del Sunday Million vinto a novembre. Ma 'Gasparotto10' ci ha messo anche molto del suo, raddrizzando in corsa una annata che non era iniziata bene.
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Partire col piede sbagliato
Ciao Gaspare, complimenti. Decisamente una bella annata per te...
Beh, fino a settembre / ottobre in realtà era una annata non troppo positiva. Diciamo positiva ma non troppo. Da ottobre in poi è successo di tutto...
Fino a ottobre hai swingato?
A dire il vero l'anno era iniziato bene, nei primi tre mesi avevo vinto tanto, molto più dell'expected di un reg. Poi è iniziato un periodo di downswing ma in quel periodo ho avuto anche problemi extra poker
Credi che lo swing sia stato causato anche da questi problemi?
Di sicuro per rendere al massimo a poker bisogna stare tranquilli e sereni di testa, più che colpa dei miei problemi direi che era colpa mia che avevo approcciato veramente male il tutto.
Quando un cammino ti rimette in carreggiata
Qual è stato il punto di svolta?
A giugno sono partito per il cammino di Santiago da solo. Avevo bisogno di ritrovare fuoco e voglia... Fondamentalmente avevo bisogno di ritrovare me stesso. Devo dire che ha funzionato alla grande. Sono partito dalla Francia, ho fatto 900 km a piedi, senza telefono, lontano dal mondo e lontano dal poker.
Cosa ti ha fatto capire il pellegrinaggio a Santiago de Compostela?
Fondamentalmente ho capito che nella vita mi devo concentrare di più sulle cose che posso controllare e meno su quelle che non posso controllare. Tipo a poker, non è che puoi dire 'stasera vinco un torneo'... E' stato come se si fossero riallineati gli astri.
Nella prima sessione dopo il cammino hai notato delle differenze?
Certo, avevo un piglio diverso! Prima di partire mi era un po' passata la voglia di giocare, tra virgolette... Stando tanto tempo senza giocare e senza parlare di poker mi era ripresa voglia.
Il titolo
All'inizio dell'anno avevi fatto un pensiero al titolo di top winner italiano del 2022 nei tornei online?
Francamente no, non ci pensavo granché, ma a dire il vero è un po' un riconoscimento fittizio perché è condizionato dai Million. Per la costanza il premio sarebbe spettato a Dario, che è uno dei miei migliori amici sia nella vita che nel poker. Adesso siamo insieme all'IPO.
Quando ti sei trovato in ballo però...
Certo, poi quando mi son trovato in lotta ho giocato veramente tanto per cercare di arrivare alla vittoria. Dopo la vittoria del Sunday Million ero ancora un paio di migliaia di euro sotto ad 'Amen90', ero in ballo e ho deciso di ballare.
Adesso che obiettivi hai per il 2023?
Mi sono posto degli obiettivi ma non monetari ovviamente, perché nel poker, purtroppo o per fortuna, non ti puoi porre obiettivi monetari, stante il peso della varianza. Però ti puoi porre obiettivi personali come il numero di ore da dedicare allo studio e al miglioramento, agli aspetti che come dicevo prima posso controllare.
Il futuro: coaching e live
Di questo titolo cosa ti resta?
Francamente mi sono fatto un esame di coscienza e credo di dover subito resettare il 2022 perché è stata una annata particolare, assolutamente fuori standard. Adesso inizio un percorso di coaching con Enrico Camosci da cui mi aspetto un bel boost.
Visto che Enrico è un top reg del punto com, e che hai dimostrato di distruggere il punto it, stai pensando al grande salto?
Francamente ancora no. Ho ancora tanta fame e tanta voglia di fare bene su punto it, poi in questo momento ho trovato un equilibrio vitale perfetto, sto da Dio con la mia ragazza, abbiamo una bella casa... Ci penserò poi eventualmente.
Mi hai detto che ora sei all'IPO: hai altri live in programma nel 2023?
Finora non ho mai giocato un EPT, quest'anno voglio farlo. Proverò a satellitare online ma se non dovessi strappare un ticket andrò diretto. Mi ispira particolarmente la tappa di Barcellona. Sicuramente giocherò altri live, anche se mi sento molto più preparato online.
