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Bwin-Party si accorda con il fisco iberico e paga 33 milioni

cristiano-ronaldoIl black friday e l’azione del Dipartimento di Giustizia statunitense ha fatto scuola ed è stato fonte di ispirazione per molti governi europei per contrastare il gioco offshore. Negli States le rooms stanno trattando multe record ma anche in Spagna non si scherza.

Quello che sta accadendo a Madrid per l’e-gaming forse è senza precedenti: il fisco iberico ha presentato una bella sorpresa, contestando le tasse non versate negli ultimi quattro anni alle società che hanno richiesto una nuova licenza.

Molti siti.com operavano senza concessione e per questo motivo l’erario non si è lasciato sfuggire l’occasione di richiedere e calcolare multe molto salate per il pregresso.

Bwin-Party, la multinazionale europea nata dalla fusione tra Bwin e PartyGaming, ha annunciato di aver versato al fisco 33,6 milioni di euro: 25,6 milioni di prelievo più altri 8 a titolo di interessi e ammende. Si tratta di un’autovalutazione mentre il fisco ha richiesto – in fase iniziale - ben 60 milioni

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Bwin ha annunciato di aver effettuato i pagamenti ‘in accordo con altri operatori’. Con ogni probabilità diversi bookmakers e poker rooms vogliono fare fronte comune, per aver maggiore voce in capitolo nella trattativa con il Governo di Madrid.

Il mercato legale aprirà i battenti l’1 giugno e il gruppo confida di disporre di una licenza con PartyPoker per il poker online e Bwin (main sponsor del Real Madrid) per il betting. Il CEO Norbert Teufelberger ha commentato: “la Spagna non ha alcun diritto a chiedere quattro anni di tasse arretrate”. 

La multinazionale ha comunque dimostrato buona volontà nel versare il ricco assegno da oltre 30 milioni nelle casse dello stato iberico. Anche Sportingbet ha ammesso che sono in corso trattative con il Ministero delle Finanze di Madrid. C’è da scommettere che alla fine un accordo verrà trovato, gli interessi in ‘gioco’ sono molteplici.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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