Negli ultimi giorni in tanti – oserei dire troppi – si stanno chiedendo chi possa essere mai questo "marbizzone", pseudo-eroe cibernetico che ha messo scompiglio nel cash game high stakes. Nessuno però si è chiesto perchè questo personaggio comparso dal nulla faccia così discutere, come mai abbia così tanti fans, e magari cosa rappresenti per costoro.
FASCINO "ANONYMOUS"
In tanti anni è capitato - qualche volta - di avere a che fare con giocatori che entusiasmano nonostante l'anonimato, o forse proprio per quello. Il caso più eclatante è senza dubbio quello di Isildur1, ma sono consapevole che accostare il nome di Viktor Blom in un articolo che parla di marbizzone potrebbe portarmi anche a una meritata denuncia per vilipendio al poker...
Era però necessario ricordare il caso-isildur, proprio per il clamore che allora suscitò. Un clamore che nasceva dall'indubbio talento del ragazzo, ma anche dalla sua giovanile sfrontatezza e sprezzo del pericolo. Sono qualità che i giovani di ogni latitudine apprezzano molto, a maggior ragione in una figura facilmente mitizzabile come quella del professional poker player.
Anche qui stiamo parlando di clamore, per certi versi ancora più "clamoroso", se mi perdonate il gioco di parole. Sì, perchè l'epopea di Blom era avvenuto in pieno boom del poker online, mentre l'affaire-marbizzone ha preso vita in un contesto di prolungata crisi del settore, di traffico che langue, di profitti che si assottigliano, di fish che vengono a mancare eccetera.
Al di là delle scontate e macroscopiche differenze, pensare che 5 anni fa gli italiani impazzivano per Isildur1 mentre oggi idolatrano marbizzone.... beh, non lascia sensazioni confortanti.
IL PARTITO PRO-MARBIZZONE
Il fatto senza precedenti è la nascita di questo movimento spontaneo, un partito pro-marbizzone dalle dimensioni impensabili. Confesso di essere rimasto inebetito di fronte al boom mediatico che tutti gli articoli sull'argomento hanno suscitato, e di quali e quanti flame, discussioni, dibattiti futili abbiano scatenato.
E magari il futuro mi smentirà, ma qui non si sta parlando dell'eroe che mette regolarmente i piedi in testa a tutti i top reg guadagnandosi fama imperitura, bensì di un avventuriero che per qualche giorno ha movimentato e messo in crisi un'elite, un po' annoiata e per certi versi spocchiosa, del poker online italiano: quella del cash game high stakes. Quindi no, non è proprio il nome di chi si cela dietro a marbizzone che mi interessa, ma quali corde questo "masaniello" del poker abbia involontariamente toccato.
PERCHE TANTO ODIO?
Se ci si prende un'ora di tempo e si leggono i vari commenti su Facebook agli articoli che narrano dell'affaire-marbizzone, si rimane esterrefatti dall'odio, il livore, la violenza verbale, le minacce fisiche e altre fra le peggiori pulsioni possibili che questa storia ha scatenato.
Ma chi si identifica in marbizzone? Sarebbe semplicistico sostenere che "marbi" attragga le simpatie dei perdenti, che in lui vedono una sorta di giustiziere che regala loro una pseudo-vendetta, andando a castigare chi vince soldi da anni. In realtà l'apprezzamento verso questo eroe, improvviso e improvvisato, rientra un po' nella categoria di quei personaggi che vanno contro un ordine costituito, e che da sempre trovano il favore di larghe fette di pubblico in qualsiasi contesto narrativo.
ABBASSO LE CELEBRITIES
L'ordine costituito è in questo caso quello dei poker pro, minoranza per definizione nella galassia degli appassionati del giochino. Una minoranza che dunque attira ammirazione ed invidie, idolatria e odio. Gente che magari è seduta con me al tavolo di un live, ma le foto le fanno solo a lui. Gente che si prende i titoli degli articoli anche se io, sconosciuto pincopallo, ho chiuso chipleader di giornata. E' la celebrità, baby, lui ce l'ha e io no. Ma c'è dell'altro, forse.
A.A.A. NETIQUETTE CERCASI
La verità è che nel poker online di oggi si è smarrita la netiquette, in maniera assai preoccupante. Un minimo di buona educazione dovrebbe essere una costante per tutti, figurarsi per un poker pro che da questa attività trae un guadagno e dunque avrebbe persino convenienza, ad usare le buone maniere. Invece no: da qualche tempo il bullismo da tastiera ha contagiato anche alcuni tra i più vincenti, che quindi non hanno l'attenuante della frustrazione da perdita dei soldi e pertanto scadono nella spocchiosità. Un florilegio di tumori auspicati, di auguri di morte e "pa**e in bocca" per tutti. Un' escalation di aggressività verbale senza limiti, senza un perchè.
A tutto questo vanno aggiunte le storie di truffe, multiaccount, ban per le peggiori porcate possibili, anche tra i cosiddetti top player, che da qualche tempo hanno invaso le cronache del poker online (non solo italiano, peraltro). Sia chiaro, non ho alcuna intenzione di accostare i nomi dei regular che hanno sfidato marbizzone con vicende losche, perchè va precisato che nè Crobu, nè Piroddi, nè Curcio e nè Bernaudo sono mai stati toccati da storie del genere.
PALADINO DI CHI?
Quello che ipotizzo è che tutti questi veleni intorno al mondo dell'online, dalla maleducazione diffusa agli episodi di truffa vera e propria, abbiano assai accentuato la spaccatura a cui si accennava sopra, quella tra l'elite dei vincenti e il resto degli appassionati. Una spaccatura che sa di livore generalizzato, di odio profondo, di un sentirsi messi in mezzo, presi in giro e a lungo derubati, di un averne abbastanza.
Inconsapevolmente, marbizzone ha forse impersonato il paladino di tutti costoro, che in lui vedono un momento di rivalsa contro i soprusi subìti, un modo inatteso per dar voce all'esasperazione e alla rabbia repressa, indipendentemente dal fatto che lo sfidante di turno si sia o meno mai reso colpevole di nulla. Gli avversari di "marbi" sono nemici a prescindere in quanto appartenenti a quella categoria di "spocchiosi".
E la folla inferocita vuole il sangue, anche se poi l'eroe muore.