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Annie Duke e la sua nuova carriera di consulente finanziario: l'importanza dei trascorsi nel poker

Il fascino dell’universo femminile legato al mondo del tavolo verde, ha sempre attirato la comunità pokeristica internazionale, destando, peraltro, l’interesse di compartimenti altri della società moderna.

Quando poi alla presenza delle donne al tavolo, si lega un certo tipo di qualità, l’effetto ottenuto è di quelli ridondanti. 

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È il caso di Annie Duke, che molti di voi ricorderanno protagonista di parecchie deep run torneistiche durante il primo decennio del nuovo millennio e di numerose apparizioni a diversi show televisivi come Poker After Dark. 

Palmares da grande giocatrice

La Duke, che può mostrare un palmares di tutto rispetto all’interno del quale fa mostra di sè anche un braccialetto WSOP del 2004 colto in una specialità tanto difficile, quanto tecnica, come l’Omaha Hi/Lo Split, ha vinto in carriera oltre 4 milioni di dollari in tornei, ma è ormai dal 2011 che non gioca più con una certa continuità.

È proprio a quell’anno, infatti, che risale l’ultimo risultato internazionale “trackato” dai siti specializzati nel raccogliere questo tipo di dati, ma non per questo, quando spunta fuori il suo nome, i ricordi non si posino sulle sue scorribande da giocatrice. 

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L’appeal che dimostra tutt’ora di avere la Duke è dimostrato dalle richieste di collaborazione che “Forbes”, “GQ” ed “Entrepreneur” le hanno inoltrato solo nell’ultimo anno, ma la sua occupazione principale è quella di consulente per la Hartford Funds. 

La H.F. è una società di gestione del denaro che sta utilizzando le conoscenze e l’esperienza di Annie Duke sul campo dell’emotività legata alle perdite, sulle quali, gioco forza, un investitore finanziario può prima o poi ricadere. 

Questa sorta di ruolo di “Mental Coach” ha avuto un discreto successo, tanto che ai clienti di questa società, la Duke presenta una strategia suddivisa in tre punti principali che lei stessa ha intitolato in questo modo:

  1. La lunga ombra dei risultati
  2. Prendere le decisioni migliori utilizzando il viaggio nel tempo
  3. I Contratti di Ulisse: il dolce suono dei piani prestabiliti 

La Duke ha anche partecipato al podcast di Hartford Funds intitolato “Human-Centric Investing Podcast” e terrà un webinar esclusivo il 10 settembre chiamato “Suggerimenti per il processo decisionale di un professionista di poker”. 

Il fine ultimo di questi interventi è quello di districarsi all'interno dell'elaboratissima matassa che fa capo ai processi decisionali nel campo degli investimenti finanziari, facendo ricorso a nozioni di psicologia, economia e neuroscienza.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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