La sfida tra Daniel Negreanu e Doug Polk è stata confermata: come vi avevamo anticipato, i due rivali si sfideranno finalmente ad un tavolo da poker online. Sarà un heads-up destinato a far parlare di sè per molto tempo. E pensare che tutto è nato dalle polemiche nel post ban.
Ve ne avevamo parlato due giorni fa - un pò fuori dagli schemi - del ban subito da Danielino Negreanu su Twitch e dell'attacco di Doug che ha preparato un video ironico ad hoc contro KidPoker.
Le minacce al troll del pro canadese non sono state un bello spot per il poker, ma chi conosce la sua storia e la carriera sa che è stato un gesto isolato determinato da una tensione crescente.
Il troll ha dato solo fuoco alla miccia ma Daniel stava da tempo accumulando tensione. Perché? I continui problemi con il software delle WSOP online non hanno aiutato a rasserenarlo, diciamo che lo hanno innervosito parecchio.
Moral of the story:
Be yourself. If sometimes that includes you being an idiot or an asshole, feel free to laugh at yourself
You don’t have to be proud of it, but you also don’t have to beat yourself up over it
No one is perfect. Trying to be is exhausting
— Daniel Negreanu (@RealKidPoker) July 28, 2020
Negreanu ha ottenuto fino ad ora buoni risultati alle WSOP online (è andato a premio in 15 occasioni) ma sono stati diversi i tweet nei quali ha sfogato la sua frustrazione per problemi tecnici che hanno molestato la sua pazienza, nelle varie sessioni online.
I vari scontri su Twitter e le polemiche successive al ban hanno rianimato un'estate grigia, post lockdown che ci ha privato delle vere WSOP. Ed è questo il punto al quale volevo arrivare dopo aver fatto mille giri. Scusate, è l'afa estiva ed il caldo maltese che mi danno alla testa e mi fanno perdere il filo.
E' un'estate triste (pensiamo solo alle vittime del Covid e ai loro familiari) e atipica. Giocarsi un braccialetto in questo modo, online, può essere frustrante per gente del calibro di Negreanu, soprattutto se sul più bello la connessione va giù o l'action si interrompe.
Kidpoker, Hellmuth ed altri giocatori della old generation, sono veri "animali da live", gente che al tavolo ha l'istinto animalesco e che riesce a leggerti anche l'anima. Per loro non è semplice passare all'adrenalina del Rio, dal contatto con i giocatori amatori, ad avere un mouse in mano e con la connessione che va e viene ed i troll che non aspettano altro che insultarti e nascondersi dietro ad una tastiera, magari mettendo di mezzo Amanda (sua moglie).
E' vero che Negreanu è pagato dai suoi sponsor - ed anche bene - per fare quello che amiamo, ovvero giocare a poker, ma in un contesto simile può accadere l'incidente, siamo umani.
Meglio se non fosse successo nulla, ma è successo.
L'episodio della disconnessione alle World Series of Poker
La scorsa settimana DNegs aveva già tiltato e tra il serio e lo scherzoso si era sfogato su Twitter perché durante una mano il software gli aveva dato dei problemi. Stava grindando l'evento 10, il Monster Stack da 600 dollari.
Anyone else having issues on https://t.co/tOa6L4yo0q right now? Frozen
— Daniel Negreanu (@RealKidPoker) July 11, 2020
Watching Frozen with no issues. pic.twitter.com/eMwDty52O3
— Phil Galfond (@PhilGalfond) July 11, 2020
Matusow lo aveva attaccato ma anche il buon Mike qualche scheletruccio nell'armadio ce l'aveva ben riposto con le minacce ad un altro giocatore che lo aveva slowrollato (ne abbiamo parlato in questo articolo). Il clima ai tavoli delle WSOP non è così rilassato...
Hey @RealKidPoker I know you question my mental state and think I’m in mental decline! But fair is fair after watching this video we might have to examine your mental health! Rofl🥳🥳🥳❤️❤️❤️! I act like this everyday it’s ok buddy! Hope the best for you! #Hypocrisy https://t.co/Ljpqbj1Qo6
— Mike Matusow (@themouthmatusow) July 11, 2020
World Series: che valore hanno questi braccialetti online?
Non facciamoci gettare fumo negli occhi, queste non sono le vere WSOP.
In passato erano esplose polemiche ben più cuente sul valore dei braccialetti assegnati alle WSOP Europe ed altre competizioni affini. Ed allora ha senso assegnare braccialetti e titoli così importanti (stiamo parlando dei campionati del mondo) in un contesto del genere? Capisco le difficoltà per il Covid19, ma organizzare le WSOP online vuol dire svalutare uno dei brand più prestigiosi del mondo del poker. A mio avviso, opinione personalissima, è stato un grave errore che in futuro potrebbe pesare.
Hanno posticipato Olimpiadi ed Europei di calcio, ha senso giocare così solo dal Nevada e dal New Jersey i campionati del mondo?
E' vero che i giocatori (come tutti noi) hanno bisogno di un minimo di normalità in questi mesi molto difficili, ma perché non si è organizzata un'altra edizione dello WSOP Circuit online preservando il prestigio dei campionati del mondo?
Perché svalutare in questo modo i braccialetti, gli oggetti più ambiti e sognati nel poker? E' un vero peccato ed i vari tilt di Negreanu e company sono solo la testimonianza della difficoltà dei giocatori di adattarsi ad accettare che queste non sono le vere World Series. Conteggiare i braccialetti come se nulla fosse successo, non rende onore a questa bellissima competizione. Tuteliamo il sogno WSOP!